E’ raggiante Francesco Renga in diretta su Radionorba quando racconta che sta preparando il suo tour nei palazzetti: “Sto pensando a uno spettacolo indimenticabile per me e per voi di cui non vi dirò nulla!”, ride.
Il tour toccherà il 15 ottobre il forum di Assago, il 19 Brescia, la sua città, il 20 Padova, il 22 il Palalottomatica di Roma e il 23 il Palaflorio di Bari e arriva dopo mesi di lavoro e di successi per Francesco: “Guardami amore”, disco d’oro dopo sei settimane e 5milioni e mezzo di visualizzazioni per “Il bene”. L’ultimo video è uscito nei giorni scorsi ed è quello che accompagna il singolo “Scriverò il tuo nome”.
“Abbiamo girato due settimane fa terzo capitolo di questo racconto, la canzone è quella che in realtà ha dato il la alla filosofia di questo album. Parla di amore e nasce da una considerazione semplice con un racconto che si chiude in una stanza dei nomi, dove c’è una donna che rappresenta la vita. E’ una metafora di quella che è l’esistenza di noi tutti. Come se ci fosse un disegno, per cui tu subisci le decisioni di un destino che ti porta in qualche posto ma resta la positività del racconto, come nel disco. Parlare d’amore significa parlare soprattutto di vita. Questo è il significato per me unico e profondo di quello che facciamo, almeno il mio percorso. La vita ti sorprende con cose negative, è successo anche a me in passato e ci ho messo anni per capire come mai la vita mi aveva illuso, portato in quel posto, fatto del male, ma poi si trova sempre il bandolo della matassa”.
Francesco riflette a voce alta su alcuni aspetti della vita quotidiana e con la sua semplicità racconta: “Spesso facciamo fatica a vedere dove stanno le cose importanti, persi nella quotidianità e nelle rotture di balle e la felicità che cerchiamo è lì, basta guardare tuo figlio, dare la mano a tua moglie fare cose che non abbiamo mai immaginato di fare”.
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Qualche giorno fa, Francesco è apparso al fianco di Renato Zero: “Quello è stato l’incontro più recente con Renato Zero in Arena a Verona. Ho duettato con lui con cui ho un link molto speciale nel senso che io nasco sorcino e lui ha sempre segnato le tappe della mia carriera: quando andai a Sanremo con i Timoria c’era Renato e figurati quando lo abbiamo visto! Era l’anno di “Spalle al muro”, dopo anni di silenzio per lui e da li è ripartita l’avventura per lui e anche per noi! Poi lo vidi quando feci una cosa con lui al Bengodi nel 2005, l’anno in cui io vinsi Sanremo, anche li un incontro speciale, e poi mi ha invitato a cantare “Amico” che è la bandiera dei sorcini della mia generazione. Sai, quel sogno di cui dici “se dovessi cantare questa canzone con Renato” poi in Arena sarebbe il top!”
Francesco crede molto nel destino: “Credo che le cose non succedano per caso, anche quelle spiacevoli. Devi imparare a trarre insegnamenti dalle cose che ti accadono.”
Nel suo ultimo album incuriosisce “13 maggio”, traccia che ha per titolo una data che Francesco svela non essere collegata alla sua vita personale, di cui il gossip nell’ultimo anno ha molto parlato: “In realtà volevo raccontare quell’amore che non ha bisogno di essere raccontato, per cui basta una data e ti ricordi il cielo, il mare, la spiaggia, quel bacio. Un amore che si racconta solo attraverso la data che ammetto essere assolutamente inventata !”
Nell’album accanto a “Scriverò il tuo nome” attira l’attenzione la traccia “Cancellarti per sempre” che sembra quasi essere il senso contrario della title track: “Credo che sia impossibile cancellare un amore, l’espressione è un ossimoro nel senso che nel momento in cui canti una canzone in cui dici vorrei cancellarti già lo rendi immortale. Credo che l’amore possa lasciare spazio a rancore o rabbia, ma sono tutte facce dello stesso sentimento. E’ un flusso che ci attraversa e dura anche dopo di noi. E’ chiaro che parliamo di un amore maturo, che ti porta ad avere responsabilità non solo inteso come amore di coppia ma a 360 gradi”.
Nel disco Francesco ha collaborato con altri autori italiani da Francesco Gabbani, a Ermal Meta e Fortunato Zampaglione : “Sono penne fresche e giovani autori da cui io dovrei imparare e ho ritrovato la freschezza e la connessione con alcuni temi. Con Nek ho ritrovato un grande amico. Ho sentito per telefono Luca Chiaravalle che ha scritto i miei primi dischi, insieme non riuscivano a quagliare la chiusura di un pezzo ed è venuta fuori una canzone che già che il suo disco era finito ha trovato spazio nel mio!”.
Angela Tangorra