Il premier israeliano, Benyamin Netanyahu, ha incontrato a Tel Aviv, nella sede del ministero della Difesa, il segretario di Stato americano, Antony Blinken. Il colloquio è iniziato con un faccia a faccia, che poi sarà seguito da un incontro tra lo stesso Blinken e il gabinetto di guerra di Israele. Il segretario di Stato americano, secondo il portavoce del dipartimento di Stato a Tel Aviv, ha chiesto a Netanyahu di evitare “ulteriori danni ai civili” a Gaza. Blinken, secondo il portavoce Matthew Miller, “ha riaffermato il sostegno degli Stati Uniti al diritto di Israele di impedire che gli attacchi terroristici del 7 ottobre si ripetano e ha sottolineato l’importanza di evitare ulteriori danni civili, nonché di proteggere le infrastrutture civili a Gaza”.
Intanto la ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, in visita in Egitto, parte della sua missione in Medio Oriente, ha affermato che la Striscia di Gaza e la Cisgiordania “appartengono al popolo palestinese”. Su questo punto, ha aggiunto, Germania ed Egitto “sono d’accordo”. La ministra tedesca ha incontrato al Cairo il suo collega egiziano, Sameh Soukry e ha sottolineato l’importanza di “consentire periodi di tregua umanitaria a Gaza per alleviare le tragiche condizioni della popolazioni, lavorando nel contempo per l’obiettivo di un cessate il fuoco duraturo”.
Hamas, intanto, ha chiesto sostegno ai Paesi musulmani con l’invio di armi, secondo quanto dichiarato da uno dei leader del movimento, Ismail Haniyeh. “È giunto il momento di sostenere la resistenza con le armi”, ha affermato in un discorso pronunciato a Doha, il cui testo è stato trasmesso ai media della Striscia di Gaza.
Vincenzo Murgolo