Cresce il numero di ascoltatori e per credibilità batte la stampa. Una ricerca Gfk Eurisko e Ipsos
A 91 anni piace tantissimo, anzi piace esattamente a 34milioni927mila italiani dai 14 anni in su. La Radio ha superato indenne la rivoluzione televisiva, quella del web, quella dei social e nella società della immagine, in silenzio e senza urlare, pur basandosi sulla parola e la musica, non ha perso assolutamente posizioni.
Nell’informazione, ad esempio, per il 54 per cento degli italiani è il mezzo più credibile, subito dopo vengono i giornali (50%), la Tv (49%) e il web (46%). Dati eccezionali, che confermano quel che chi fa e ascolta radio già sapevano, quelli che emergono da una ricerca condotta da Gfk Eurisko e Ipsos. L’84% degli italiani ascolta la radio: il 92 % nella fascia di età tra i 14 e i 17 anni, il 92% tra i 18 e i 24 anni, il 93% tra i 25 e i 34 anni, il 93% tra i 35 e i 44 anni, il 91% tra i 45 e i 54 anni, l’81% tra i 55 e i 64 anni, il 76% tra i 65 e i 74 anni e il 52% degli italiani che hanno più di 75 anni. Il mezzo di comunicazione più vecchio, insomma, spopola tra la popolazione più giovane, attirando le nuove generazioni, visto che dal 2012 gli ascoltatori sono cresciuti di 500mila unità. Anziana la Radio lo sarà pure, ma è di una dinamicità incredibile perché non solo è visibile in tivvù ma è accessibile da tutti i nuovi mezzi disponibili: il 79% la sente in macchina, il 46% dagli apparecchi radio tradizionali, ma il 13% la segue su cellulari e smartphone e il 10% in Tv. La durata media dell’ascolto è di 149 minuti al giorno che diventano 182 se consideriamo tutti i nuovi dispositivi (dallo smartphone al tablet, da internet alla classica radio o autoradio). E ad attirare non è solo la musica ma i contenuti, visto che neanche l’ampia possibilità di crearsi autonomamente in rete le scalette musicali ha intaccato i livelli di ascolto della Radio. Straordinario è anche il dato relativo agli accessi diretti nelle pagine web e il numero di chi la segue sui social. Insomma la Radio non è un semplice mezzo di comunicazione ma una comunità, una amica fedele che ti fa ascoltare musica e notizie, un mezzo che ti parla ma con cui puoi anche dialogare. A lei puoi confessare le tue paure, con lei puoi condividere le gioie, puoi piangere e ridere. E soprattutto non ti lascia mai solo, la trovi ovunque e con qualsiasi mezzo. Per questo ogni giorno 35 milioni di italiani l’ascoltano.
Maurizio Angelillo