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Guerra in Ucraina. Sequestrato lo staff della centrale di Chernobyl, ormai in mano ai russi

Secondo fonti di Kiev sarebbero morti 137 soldati ucraini e 800 russi

LA CRONACA – Giovedì 24 febbraio

Ore 20.30: Nella sua conferenza stampa, il presidente statunitense Joe Biden, ha utilizzato toni forti contro la Russia e Putin con cui, ha detto, non ha intenzione di parlare al momento. Le ambizioni del presidente russo, ha spiegato Biden, vanno ben oltre l’Ucraina: l’obiettivo è quello di creare l’Unione Sovietica. Putin è un aggressore che ha scelto la guerra e ora il suo Paese sopporterà il peso delle conseguenze delle sue decisioni, ha affermato Biden sottolineando che la Russia ha condotto un attacco premeditato contro l’Ucraina. “Lo pianificava da mesi”, ha aggiunto il presidente Usa precisando che Putin ha respinto tutti gli sforzi in buona fede per evitare il conflitto. Al termine Biden ha annunciato nuove sanzioni economiche e il bando dell’export tecnologico. Nella blacklist altre quattro banche statali russe.

Ore 20.00: Anche l’Italia è pronta a sanzionare la Russia. Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ha fatto sapere che è in arrivo pacchetto di sanzioni senza precedenti contro la Russia e l’economia russa. “Reagiremo tutti insieme – ha detto – quello che sta avvenendo è di una gravità inaudita”. Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, intervenendo al G7, ha detto che sulle sanzioni l’Italia è completamente allineata alla Francia, alla Germania e all’Unione Europea. “Dobbiamo essere uniti, fermi, decisi e dobbiamo riaffermare in ogni possibile momento il nostro pieno sostegno all’Ucraina” ha dichiarato Draghi. “Questa crisi potrebbe durare a lungo, dobbiamo essere preparati” ha concluso il premier italiano.

Ore 19.30: La presidenza ucraina ha fatto sapere che le forze russe hanno preso l’area di Chernobyl. Il presidente ucraino Zelensky ha anche annunciato di aver parlato telefonicamente con il premier canadese Justin Trudeau. Subito dopo il Canada ha imposto sanzioni a 58 fra individui e entità russe.

Ore 18.45: Il premier britannico Boris Johnson ha annunciato una nuova ondata di sanzioni contro la Russia. Messe al bando tutte le banche russe dal mercato finanziario della City. Al bando anche Aeroflot, la compagnia aerea di bandiera russa mentre vengono sanzionati altri 100 fra individui, entità e società russe. Annunciate pure misure per limitare i capitali depositabili da cittadini russi in conti bancari nel Regno Unito. “La mia gente e la mia famiglia sono in pericolo. L’Ucraina e la sua popolazione vogliono pace e integrità territoriale. Vi prego, vi prego di sostenere il nostro Paese e chiedere al Governo russo di fermare la loro aggressione e violazione del diritto internazionale”. E’ il post pubblicato sul proprio profilo Facebook da Andriy Shevchenko, ex attaccante del Milan e vincitore del Pallone d’Oro nel 2004. “Tutto quello che vogliamo è la pace. Non c’è bisogno della guerra. La guerra non è la risposta”. Sulla crisi ucraina e sulle nuove sanzioni che saranno applicate alla Russia dagli Stati Uniti, ne parlerà il presidente Joe Biden alle 19.30 italiane.

Ore 18.00: “L’invasione dell’Ucraina è stata una misura necessaria da parte della Russia per difendere il proprio territorio”. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin in un incontro con gli imprenditori locali. Il ministro degli esteri ucraino Dmytro Kuleba ha chiesto a tutti gli alleati Nato di tagliare i rapporti diplomatici con Mosca. “Con questo passo concreto dimostrerete che state con l’Ucraina e respingerete categoricamente il più sfacciato atto di aggressione in Europa dalla seconda guerra mondiale” ha detto. Il Quirinale ha diffuso una nota al termine del Consiglio Supremo di Difesa dichiarando che “la Repubblica Italiana chiede alla Federazione Russa l’immediata cessazione delle ostilità e il ritiro delle forze fuori dai confini internazionalmente riconosciuti dell’Ucraina”.

Ore 17.45: Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha confermato in un videomessaggio la conquista da parte delle forze russe dell’aeroporto militare di Hostomel alle porte di Kiev, annunciando tuttavia il tentativo dell’esercito ucraino di riprenderne il controllo e che lo sbarco dei parà russi è stato per il momento bloccato.

Ore 17.30: Il G7 ha chiesto alla Russia una de-escalation e di ritirare immediatamente le sue forze dall’Ucraina fermando il bagno di sangue. E’ durato due ore il summit tra i sette leader delle potenze mondiali che hanno discusso della risposta congiunta all’attacco “ingiustificato e non provocato della Russia all’Ucraina”. Lo rende noto la Casa Bianca, precisando che al vertice hanno partecipato il presidente Joe Biden, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il premier canadese Justin Trudeau, il presidente francese Emmanuel Macron, il presidente del Consiglio italiano Mario Draghi, il premier giapponese Kishida Fumio e il premier britannico Boris Johnson. Hanno partecipato alla riunione anche la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel e il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg.

Ore 17.00: Le truppe russe hanno preso il controllo dell’aeroporto internazionale Antonov di Hostomel, a un quarantina di chilometri da Kiev. Combattimenti a Chernobyl, ma gli impianti di stoccaggio delle scorie radioattive sono attualmente intatti, anche se a rischio di essere distrutti. Mosca afferma di aver abbattuto 74 obiettivi militari, incluse 11 piste d’atterraggio. Si contano già a decine le vittime dell’attacco russo. Sono 22 i morti provocati dal raid aereo di stamani su una base militare nella provincia di Odessa. Il comando militare ucraino ha affermato che i russi
hanno colpito un ospedale a Vuhledar, nella regione di Donetsk.

ore 15.17: La Russia “sara’ sempre pronta al dialogo”, purche’ porti “alla giustizia e al rispetto dei principi della Carta delle Nazioni Unite”. Lo ha detto il ministro degli Esteri di Mosca, Serghei Lavrov, citato dalla Tass.

ore 15.16: A Kiev e’ stato dichiarato un allarme aereo e a tutti i cittadini e’ stato chiesto di recarsi nei rifugi. E’ l’avvertimento pubblicato dal sito internet dell’amministrazione della capitale ucraina

ore 15.08:  Il comando militare ucraino ha affermato che i russi hanno colpito un ospedale a Vuhledar, nella regione di Donetsk. Il bilancio e’ di 4 morti e 10 feriti, tra cui 6 medici.

ore 15.01: Ci sono pesanti combattimenti all’aeroporto di Hostomel, a circa 30 chilometri a nord-ovest di Kiev. “L’attacco all’aeroporto – secondo il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolya – potrebbe mirare ad aprire la strada alle truppe aviotrasportate e ad un assalto al governo”.

ore 15: “Dall’inizio della giornata in Ucraina sono stati registrati un totale di 203 bombardamenti nemici e 7 violazioni dei valichi di frontiera”. Così il consigliere del capo del ministero dell’Interno di Kiev, Vadym Denysenko, citato da media locali.

ore 14.40: “Stamane abbiamo sentito bombardamenti alla periferia di Zhytomyr, dove c’è la base aerea di Ozerne. I bambini sono rimasti a casa, a scuola ora siamo solo in 6 tra docenti e personale. Siamo nel rifugio e cerchiamo di capire cosa fare”, racconta Nataliya Nagalevska, insegnante della scuola italo-ucraina ‘Vsesvit’ di Zhytomyr, a 150 km a ovest di Kiev. “La nostra provincia confina con la Bielorussia, girano voci che qualche carro armato sia entrato da lì”, aggiunge. “Il nostro insegnante di educazione fisica è’ militare e adesso è partito per andare in guerra”, spiega il professore di italiano della scuola gestita dai salesiani, frequentata abitualmente da 200 ragazzi tra i 6 e i 17 anni, con un oratorio.

ore 14.30: L’evacuazione dei diplomatici ucraini dall’ambasciata di Kiev a Mosca è stata completata. Lo riferisce
il ministero degli Esteri russo, citato da Interfax.

ore 14.10: Il consigliere di Zelensky, Mykhailo Podolyak, ha consigliato ai giornalisti di lavorare dalle loro redazioni poiche’ le autorita’ ucraine si aspettano un assalto alla sede del governo. Lo rendono noto su twitter diversi media
presenti nella capitale ucraina.

ore 14: “Aumenteremo l’aiuto all’Ucraina” oltre agli 1,2 miliardi già decisi dall’Ue, siamo completamente preparati”. Lo ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen. “Tutti gli stati frontalieri hanno dei piani per accogliere immediatamente i rifugiati dell’Ucraina e abbiamo moltissimo supporto, corridoi umanitari per le persone che avranno bisogno”.

ore 13.50: Mario Draghi: “Questo pomeriggio avremo una consultazione dei G7, alla quale parteciperà anche il Segretario Generale della Nato Stoltenberg, al termine della quale andrò a Bruxelles per un Consiglio Europeo straordinario. In quella sede, decideremo un pacchetto di sanzioni molto dure nei confronti della Russia. Avevamo ribadito in tutte le sedi di essere pronti a imporre conseguenze severe nel caso la Russia, come è purtroppo accaduto, avesse respinto i nostri tentativi di risolvere la crisi per via politica. Questo è il momento di metterle in campo. L’Italia è pienamente allineata ai partner su questa posizione”.

ore 13.45:  La Russia ha lanciato due razzi contro Brovary, alla periferia di Kiev, colpendo due unità militari ucraine e provocando almeno 6 morti e 12 feriti. Lo riferisce il Centro di Kiev per le comunicazioni strategiche e la sicurezza delle informazioni.

ore 13.25: Johnson ha aggiunto che la Russia di Vladimir Putin “sarà condannata come uno Stato di paria (una nazione che non è accettata o riconosciuta dalla maggioranza dei governi di tutto il mondo, ndr) dopo aver scatenato una ondata di violenza contro l’Ucraina”. Il premier ha aggiunto che l’Occidente deve “porre fine collettivamente” alla sua dipendenza dal petrolio e dal gas russo “che per troppo tempo ha dato a Putin il controllo della politica occidentale”.

ore 13.20: Il premier britannico, Boris Johnson, fa sapere che “diplomaticamente, politicamente, economicamente e – eventualmente – militarmente, questa orribile e barbara avventura del dittatore Vladimir Putin deve finire con un fallimento”. Il premier britannico ha accusato Putin di aver “scatenato la guerra in Europa” attaccando “un Paese pacifico senza motivo” e di aver iniziato “un’invasione su larga scala via terra, via mare e per via aerea”. Nel suo discorso alla nazione in diretta tv ha parlato di un’aggressione “barbara” e “sconsiderata”, ribadendo solidarietà all’Ucraina. Al popolo russo ha detto di “non credere” che tutti i russi vogliano seguire Putin sulla strada di questa “guerra”.

ore 13.15: Le milizie filo-russe di Lugansk, nel Donbass, sono giunte sulla riva opposta del fiume Seversky Donets, che delimitava alcune parti della linea di contatto tra le forze ucraine e i separatisti. Lo ha detto a Russia 24 il portavoce delle milizie locali, Ivan Filiponenko, citato dalla Tass.

ore 13.10: Martedi’ 2 marzo alle 10 il presidente del Consiglio Mario Draghi terrà comunicazioni nell’Aula del
Senato sulla crisi in Ucraina. Alla camera le comunicazioni sono previste alle 15.Trattandosi di comunicazioni del Governo, ci saranno voti.

ore 12.55: Pieno mandato del consiglio dei ministri al premier Mario Draghi per una risposta dura dell’Unione europea in chiave sanzioni alla Russia.

ore 12.50: La testimonianza di un’italiana a Kiev: “Abbiamo casa vicino all’aeroporto e questa mattina siamo stati svegliati dalle esplosioni. All’inizio stentavamo a crederci, poi piano piano abbiamo razionalizzato e cercato di pensare a cosa fare”. “La città è completamente deserta, tutti sono in casa o sono andati via – spiega – non ho paura, ma preoccupazione. Ci sentiamo impotenti perché non possiamo fare niente contro un conflitto che di fatto ci tiene
in ostaggio da 8 anni. Il popolo ucraino è arrabbiato, c’è un forte desiderio di difendere il Paese”.

ore 12.47: La Cina rispetta “sempre la sovranità e l’integrità territoriale di tutti i Paesi. Allo stesso tempo, abbiamo anche visto che la questione Ucraina ha latitudine e longitudine storiche complesse e speciali e comprendiamo le legittime preoccupazioni della Russia sulla sicurezza”. Così il ministro degli Esteri Wang Yi, nella telefonata con il ministro russo Lavrov, aggiungendo che “la Cina sostiene che la mentalità da Guerra Fredda dovrebbe essere del tutto abbandonata e che un meccanismo di sicurezza europeo equilibrato, efficace e sostenibile dovrebbe essere finalmente formato attraverso il dialogo e la negoziazione”.

ore 12.45: La Banca d’Italia, assieme alla Bce “sta strettamente monitorando le implicazioni della situazione in Ucraina” e “attuerà le sanzioni” “decise dalla Ue e dai governi europei”.

ore 12.32:  Il presidente della Camera bassa del parlamento russo (Duma), Vyacheslav Volodin, ha invitato i cittadini ucraini a non partecipare alla mobilitazione chiesta da Kiev contro la Russia e a sollecitare i parenti impegnati nell’esercito a deporre le armi. Lo riporta la Tass. “Mi rivolgo ai cittadini ucraini: vi abbiamo sempre trattati come la nostra nazione fraterna e continueremo a farlo”, ha scritto Volodin sul suo canale Telegram. “Le misure del nostro Paese sono esclusivamente mirate a proteggere la pace – ha proseguito – Vi chiediamo di non partecipare a qualsiasi tipo di mobilitazione offerta dalle autorità di Kiev”.

ore 12.30: Jens Stoltenberg, segretario generale Nato: “La Russia ha attaccato l’Ucraina, è un atto brutale di guerra. Quello che aveva detto da mesi è successo. E’ un momento grave per noi, la guerra è in Europa”.

ore 12.25: Nato: “Invasione premeditata e a sangue freddo, attiviamo i nostri piani di difesa”

ore: 12.20: Il Cremlino insiste sulle giustificazioni alla guerra: “L’operazione militare della Russia è mirata a smilitarizzare e denazificare l’Ucraina”, riporta la Tass.

ore 12.17: I membri del Consiglio Ue “questa sera si incontreranno per un accordo di principio su nuove misure restrittive che imporranno alla Russia estese e severe conseguenze. I Paesi membri sono pronti ad una risposta
urgente per l’emergenza umanitaria” in Ucraina.

ore 12.12: I leader dei Paesi aderenti alla Nato si riuniranno domani in videoconferenza per fare il punto della situazione. 

Ore 12.10: Save The Children: “7.5 milioni di bambini rischiano di pagare le conseguenze di questa escalation e almeno 400 mila vivono nell’area a più alto rischio”.

ore 12.05: “No alla guerra” su un sfondo nero, accompagnato dalla sigla dell’Ucraina (UA) e da un cuore infranto. Fedor Smolov, attaccante della Dinamo Mosca, è il primo giocatore della nazionale a schierarsi apertamente contro l’attacco armato.

ore 11.57: Dal Consiglio atlantico della Nato arriva il monito: “I Paesi alleati della Nato non accetteranno mai riconoscimenti illegali” da parte di Mosca. “Richiamiamo con urgenza la Russia a tornare indietro dal percorso di violenza e aggressione scelto”.

ore 11.55: “Per tutto questo non c’è alcuna giustificazione. Questa è la guerra di Putin”. Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz da Berlino.

ore 11.50: Si registrano code chilometriche alla frontiera tra l’Ucraina e la Moldova per le migliaia di cittadini che hanno scelto di abbandonare l’Ucraina.

ore 11.50: Il presidente francese Emmanuel Macron ha chiesto la riunione di un vertice Nato “al più presto”.

ore 11.45: L’ambasciatore di Mosca a Roma, Sergey Razov, “ha espresso l’auspicio che, rispetto alla situazione ucraina, l’Italia mantenga quella politica ponderata che tradizionalmente caratterizza le relazioni bilaterali tra Russia e Italia”.

ore 11.40: L’operazione militare russa in Ucraina “è la base per negoziati” con Kiev, che si possono tenere a Minsk. Il presidente Vladimir Putin “non occuperà l’Ucraina”. “Nessuno piazzera’ lì le proprie forze e i governi. Lavoriamo a un’agenda e a soluzioni su questa base”, ha detto il presidente bielorusso Alexander Lukashenko, citato dall’agenzia statale Belta. 

ore 11.35: “Condanniamo il coinvolgimento della Bielorussia in questa aggressione contro l’Ucraina e la invitiamo a rispettare i suoi obblighi internazionali”, ha scritto in una nota a nome dell’Ue l’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell.

ore 11.30: Lo Stato maggiore delle forze armate di Minsk ha chiuso parte dello spazio aereo bielorusso ai voli civili. Lo riporta Interfax.

ore 11.20: Il Parlamento europeo convoca una sessione plenaria straordinaria martedì alle 13 a Bruxelles per far fronte alla crisi in Ucraina. Lo comunica il portavoce dell’Eurocamera Jaume Duch.

ore 11.15: Si ferma anche il campionato di calcio ucraino: Roberto De Zerbi, tecnico italiano dello Shakthar Donetsk, e il suo staff di otto connazionali sono in queste ore a Kiev, in condizioni di sicurezza.

ore 11.15: Ryanair e Wizz Air hanno sospeso i voli per l’Ucraina almeno per le prossime due settimane.

ore 11.12: Il premier ucraino Zelensky ha lanciato un appello per le donazioni di sangue: “ne hanno bisogno militari feriti”.

ore 11.10: “Più di 40 soldati ucraini e circa 10 civili sono stati uccisi”. Lo rende noto la presidenza ucraina.

ore 11.05: Bombardata la sede dell’intelligence ucraina a Kiev. Si vedono chiaramente colonne di fumo innalzarsi dalla città.

Ore 11: Vittime civili si registrano nel Donbass “a causa degli attacchi dell’esercito ucraino”: lo sostiene il ministero della Difesa russo, secondo quanto riporta Interfax.

ore 10.55: Il premier britannico Boris Johnson terrà un discorso televisivo alla nazione questa mattina sull’attacco russo all’Ucraina. Lo ha annunciato Downing Street.

Ore 10.50: Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha convocato per oggi pomeriggio il Consiglio supremo della Difesa.

Ore 10.45: La Nato si riunisce stamattina, oggi pomeriggio è la volta dei ministri degli Esteri del G7.

ore 10.40: “La situazione è molto dura, potrebbero arrivare veramente velocemente a Kiev. Dobbiamo nasconderci.
Cerchiamo ora di capire quali bunker e seminterrati sono disponibili”: la testimonianza all’Ansa di Anastasiya
Menzhega, 25 anni, architetto e designer a Kiev.

ore 10.30: Domani la prima informativa del presidente del Consiglio Draghi in Parlamento, lo si apprende in ambienti di governo.

ore 10.20: “Abbiamo file davanti a punti ritrovo militari e anche tanti volontari pronti a combattere, al mattino si sono alzati già pronti per andare al fronte. Ci sono posti di blocco ovunque, siamo siamo in stato di guerra”. Racconta all’Ansa Tamara Senyushko, dalla Regione sudoccidentale di Cernivtsi.

ore 10: Sono 7,5 milioni i bambini in Ucraina minacciati dalla guerra. “L’Unicef è profondamente preoccupato, se i combattimenti non si fermeranno, decine di migliaia di famiglie potrebbero essere costrette a sfollare, facendo drammaticamente aumentare i bisogni umanitari”, ha dichiarato il Direttore generale, Catherine Russel.

ore 9.50: Le immagini, riprese anche dai social media, mostrano colonne di veicoli civili in uscita da Kiev, dove stamattina sono riecheggiate le sirene di allarme e si sono uditi gli echi a distanza di alcune esplosioni. Mentre Luke Harding, inviato del Guardian nella capitale ucraina, afferma via Twitter di aver visto un rifugio anti-aereo affollato di gente e di famiglie con bambini, poca persone per strade e code di fronte ai bancomat per il prelievo di denaro.

ore 9.45: “I cittadini di tutte le città sotto assedio si stanno preparando per scappare, i bancomat non funzionano, hanno timori per come fare a parlare con i parenti fuori dal Paese perché potrebbe saltare la corrente. Molti avevano già fatto la spesa nei giorni scorsi”: le testimonianze di una badante in Italia, in contatto con i figli a Odessa e Leopoli.

ore 9.35: L’esercito bielorusso non sta partecipando all’invasione russa dell’Ucraina. Lo ha dichiarato il presidente Lukashenko.

ore 9.25:  “Il mondo è con noi”, ha twittato oggi il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, aggiungendo che sta continuando i “negoziati con i leader” e che ha “ricevuto l’appoggio dell’Emiro del Qatar”.

ore 9.10: Le forze di terra russe sono entrate nel territorio ucraino da piu’ punti della frontiera. Lo sottolineano le guardie di frontiera ucraine, pubblicando un video che mostra i veicoli contrassegnati con il marchio ‘Z’: “Veicoli militari russi, compresi blindati, hanno violato il confine nelle aree di Chernigiv (confine settentrionale bielorusso), Soumy (confine nord-orientale), Lugansk e Kharkiv (confine orientale)”, nel punto tra la penisola e la terraferma dell’Ucraina.

ore 9.05: Obiettivo dei carri armati russi sarebbe catturare alcuni membri del governo ucraino

ore 8.50: Mosca ha chiuso la navigazione nel Mar d’Azov, tra la l’Ucraina e la Russia: un rappresentante dell’Agenzia federale per il trasporto marittimo Rosmorrechflot ha detto alle agenzie russe che “la navigazione è sospesa dalle 4:00 (0100 GMT) del 24 febbraio fino a nuovo avviso”.

ore 8.40: Reagiremo uniti e con forza, l’attacco all’Ucraina è un attacco a tutta Europa. Lo dicono la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e l’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Josep Borrell. “Sono le ore più oscure dell’Europa dalla seconda guerra mondiale, sono momenti in cui si decide il futuro dell’Europa”, commenta Borrell. “Oggi partono nuove sanzioni, blocchiamo tutto da Mosca”, fa sapere Von der Leyen.

ore 8.40:  Il messaggio del presidente russo Putin, sull’avvio di un’operazione militare, era probabilmente registrato. Lo riporta il Guardian. Secondo alcuni osservatori Putin lo avrebbe registrato lunedì scorso. I metadati mostrano infatti che il file del video è stato caricato sul sito del Cremlino il 21 febbraio.

ore 8.30: A Odessa ci sono stati almeno 7 morti e 9 feriti nei bombardamenti russi sulla base navale, riferisce la Reuters. I decessi sarebbero riferiti a militari ucraini.

ore 8.25: “Fermare Putin e la guerra contro l’Ucraina e il mondo. Costruire una coalizione anti-Putin. Sanzioni immediate e sostegni all’Ucraina”. Lo twitta il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

ore 8.15: L’ambasciata americana a Kiev invita gli americani in Ucraina a restare al riparo e a seguire le seguenti azioni: se sentite esplosioni forti o sirene cercate immediatamente riparo; se siete in casa o in un edificio cercate riparo nelle aree con meno finestre; se siete all’aperto cercate riparo sotto strutture solide e se non è possibile sdraiatevi e copritevi la testa con le mani”, consiglia l’ambasciata.

ore 8.02: “Ci stanno evacuando dagli uffici”, fa sapere un testimone a Kiev.

ore 7.52:  Il presidente bielorusso Lukashenko ha convocato i capi delle forze armate.

ore 7.40: A Kiev si stanno formando “lunghe file ai benzinai” e il traffico nelle strade, specie in periferia, “è intenso”. Gli abitanti della capitale, stando a due diverse testimonianze e alle app di monitoraggio del traffico, stanno cercando di lasciare la città.

ore 7.20:  “Deploriamo la perdita di vite umane e la sofferenza umanitaria. L’Ue e i suoi Stati membri sono pronti a fornire urgentemente una risposta di emergenza umanitaria. Chiediamo alla Russia di rispettare il diritto umanitario internazionale. L’Ue sostiene fermamente l’Ucraina e il suo popolo nell’affrontare questa crisi senza precedenti.
L’Ue fornira’ ulteriore assistenza politica, finanziaria e umanitaria”. Lo dichiarano in una nota congiunta sulla crisi in
Ucraina il presidente del Consiglio Ue Charles Michel e la presidente della Commissione Ursula von der Leyen.

Stefania Losito, Michele Paldera, Gianvito Magistà

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