“Al ritmo attuale dei contagi, da qui a due mesi oltre il 50% degli europei sarà contagiato dalla variante Omicron del Covid”. Lo ha detto il direttore dell’Oms Europa, Hans Kluge, in un briefing sull’andamento della pandemia del Vecchio Continente.
“In alcuni Paesi europei – ha affermato – il picco della variante Omicron è già stato raggiunto ma la situazione all’interno del continente è molto variegata quindi bisogna sempre ricordarsi di proteggere i più vulnerabili”.
Come confermato dall’Organizzazione mondiale della Sanità, sono oltre sette milioni i nuovi casi di Covid-19 registrati in tutta la regione europea nella prima settimana del 2022.
“Sono anche profondamente preoccupato per il fatto che la variante si sta spostando verso est – ha proseguito Kluge – quindi dobbiamo ancora vedere il suo pieno impatto in paesi in cui i livelli di vaccinazione sono più bassi e dove si rischia una malattia più grave nei non vaccinati”.
Il direttore dell’Oms Europa ha inoltre sottolineato la necessità di essere cauti nella riduzione dei periodi di isolamento: “Le decisioni dei governi di accorciare la durata delle quarantene per il Covid – ha detto – devono considerare attentamente rischi e benefici e sono ammesse solo in combinazione con test negativi e solo se sono essenziali per preservare la continuità dei servizi”.
Michela Lopez