È morto Seymour Stein, senza di lui non sarebbero esistiti anche i Talking Heads, i Pretenders e i Ramones
Addio a Seymour Stein, l’impresario che scoprì Madonna, i Talking Heads e i Ramones. Seymour Stein è morto a 80 anni a Los Angeles dopo una lunga battaglia contro il cancro.
Come co-fondatore dell’etichetta discografica Sire, Stein coltivò per mezzo secolo talenti dal punk al new wave, tra cui anche Lou Reed, Depeche Mode, Ice-T e i Pretenders. Negli anni Ottanta fu soprannominato il “re del pop” e continuò a volare per il mondo in cerca di nuova musica fino a quando la malattia non lo costrinse a rinunciare.
Il suo maggiore successo commerciale fu Madonna: la pop star fu ingaggiata dopo che Seymour aveva sentito una versione dimostrativa di Everybody mentre, nel 1982 in ospedale, si riprendeva da una operazione a cuore aperto. L’impresario convocò la giovane cantante al suo capezzale: “Era vestita da punk come se andasse a un locale e sembrava assurdamente fuori posto nel reparto con i malati”, scrisse poi Stein nel suo memoir del 2018, Siren Song: My Life in Music, raccontando che Ms. Ciccone tagliò corto i convenevoli andando dritta al sodo: “Dammi i soldi”.
Fu un sodalizio fruttuoso per tutti: pagata da Sire inizialmente 45 mila dollari per tre single, la popstar andò avanti a vendere oltre 64 milioni di album solo negli Stati uniti prima di mettersi in proprio nel 1992.
Stein ebbe una vita privata complicata: nato a Brooklyn in una famiglia di ebrei ortodossi, Seymour sapeva di essere gay fin da ragazzo ma non poteva confidarlo a nessuno e finì per sposarsi con la allora ragazza del tempo da cui ebbe due figlie. La coppia divorziò amichevolmente alla fine degli anni Settanta e lei, diventata agente immobiliare per clienti vip, nel 2007 fu assassinata dal suo segretario che fu condannato a 25 anni per omicidio di secondo grado.
Angela Tangorra
Immagine dal profilo Instagram di Madonna