Soltanto sette italiani su 100 ascoltano i consigli dell’Organizzazione mondiale della sanità, e nemmeno “di tutti i colori”
Solo il 7% degli italiani mangia le 5 porzioni quotidiane di frutta e verdura consigliate dall’Organizzazione mondiale della Sanità. Poco più della metà ne assume solo 1-2 porzioni, il 38% circa 3-4 porzioni e il 3% non ne consuma affatto. A renderlo noto è il Gruppo Prodotti a Base Vegetale di Unione Italiana Food, in occasione della “Giornata mondiale della Salute”, in programma il 7 aprile. Maglia nera per Puglia, Calabria, Molise e Campania. Sopra la media, invece, la Basilicata. Ma a grandi lettere, il consumo è quasi sempre inferiore nelle regioni del centro-sud rispetto a quelle del nord. Con Liguria, Piemonte, Veneto e la provincia di Trento, la regione lucana resta al di sopra del 10% della popolazione che consuma tutte le porzioni raccomandate.
Recenti indagini del Gruppo registrano inoltre che 4 italiani su 5 li scelgono perché li considerano sani e 7 su 10 perché gustosi. E’ segnalato che secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, un consumo adeguato di frutta e verdura cambierebbe la mappa mondiale delle malattie cardiovascolari: si stima che con 600 grammi di frutta e verdura al giorno si eviterebbero oltre 135.000 decessi, 1/3 delle malattie coronariche e l’11% degli ictus. “E’ dimostrato da numerose evidenze scientifiche – afferma Lucilla Titta, biologa nutrizionista interpellata dal Gruppo Prodotti a Base Vegetale – che un’alimentazione protettiva per la salute si basi su alimenti di origine vegetale come ortaggi, legumi, cereali e derivati integrali, frutta fresca, frutta a guscio semi oleosi e olii vegetali”. “Quando si parla di frutta e verdura – commenta Giorgio Donegani, Tecnologo alimentare ed Esperto di nutrizione – basta seguire una semplice regola: mangiarne di tutti i colori”.
Stefania Losito