Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha visitato la sede della Cgil a Roma, attaccata sabato scorso durante la manifestazione ‘no Green Pass’ che ha dato vita a disordini nel centro della capitale. Il premier è stato accolto dai presenti con applausi e ha abbracciato il segretario del sindacato, Maurizio Landini. “Ho ringraziato il presidente per una visita dal significato importante, una visita non scontata”, ha sottolineato lo stesso Landini, che ha poi aggiunto di aver chiesto al governo di sciogliere le forze politiche che si richiamano al fascismo. Il segretario ha poi annunciato che sono in calendario incontri con il governo sui temi della sicurezza sul lavoro, del Piano nazionale di ripresa e resilienza e della legge di bilancio. “Il presidente del Consiglio”, ha spiegato, “ci ha informato che verrà definito un calendario di incontri nei prossimi giorni”.
Intanto la Procura di Roma ha aperto due fascicoli di indagine in relazione agli scontri avvenuti sabato nella capitale. Il primo riguarda i sei arrestati con l’accusa di essere promotori della rivolta con l’irruzione nella sede della Cgil, tra cui Roberto Fiore, Giuliano Castellino di Forza Nuova, l’ex Nar Luigi Aronica, l’attivista Pamela Testa e il leader del movimento IoApro Biagio Passaro. I reati contestati, al momento, sono istigazione a delinquere, devastazione e saccheggio. I magistrati, nel chiedere la convalida dell’arresto, valuteranno ulteriori aggravanti. Il secondo fascicolo, invece, riguarda gli altri sei arrestati, per i quali si ipotizzano i reati di resistenza, lesioni a pubblico ufficiale e lesioni aggravate. Per loro è già stata chiesta la convalida dell’arresto.
In Senato il Partito Democratico ha presentato una mozione in cui si chiede lo scioglimento di Forza Nuova e di tutti i movimenti politici di chiara ispirazione neofascista. Un’altra mozione simile è stata presentata, sempre a Palazzo Madama, da Italia Viva e Partito Socialista. Anche l’Europa ha condannato gli episodi di sabato. “Nessuno può essere a favore della violenza quando si tratta di esprimere opinioni, sia sui vaccini che sull’uso del certificato”, ha affermato il portavoce dell’esecutivo dell’Unione Europea, Eric Mamer.
Vincenzo Murgolo