“Sono al festival per divertirmi. Nel mio brano la vita reale e quella inconscia a confronto”
Marco Mengoni racconta ad Alan Palmieri e Veronica che a Sanremo è venuto soprattutto per divertirsi. In diretta dal nostro studio dalla città del festival racconta anche del suo covo, il Lido Mengoni, un vero e proprio lido sul mare dove divertirsi.
“Sto sicuramente vivendo una vita nel multiverso per cui sono al lido in questo momento anche se voi mi vedete qui”, scherza.
La canzone con cui è in gara al festival è “due vite” e quando Alan gli chiede di provare a raccontarla Marco dice: “Mi rimase impresso ciò che disse il mio prof di storia dell’arte . Lui diceva: guardate un quadro e non andate a vedere la descrizione ma date il vostro giudizio. E per le canzoni vale questo di base. Io in “due vite” vedo nel testo e nel viaggio che ci siamo fatti con Petrella, con cui l’ho scritta, che abbiamo creato queste due vite parallele, una relazione tra conscio e inconscio. L’inconscio è maledetto perchè è la parte legata al sogno, si muove in due parti del cervello che sono molto precise, cioè amigdala e ippocampo che si illuminano di notte e hanno una attività neuronale intensa. È la parte emotiva, ciò che nella vita di tutti i giorni la tua mente mette da parte perchè crea turbolenza. Sono due vite parallele perché non finiscono mai. L’inconscio ti dice come stai veramente”.
Sanremo ha portato via tanto tempo a Marco per potersi preparare al meglio per questa esperienza e oltre tornare in tour finito il festival continuerà il lavoro per poter far uscire alò più presto la terza parte di “Materia”, il suo progetto composto da tre dischi. “Sono già molto soddisfatto, ci è voluto molto tempo per prepararmi a Sanremo ma nei buchi di tempo ci mettevo produzioni del disco” racconta sorridendo.
Angela Tangorra