Il lavoro deve tornare al centro del percorso di crescita del Paese. “E lo possiamo fare non lasciandoci scappare il treno del Pnrr, il Piano di investimenti del Recovery fund”. L’ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla cerimonia di consegna dei meriti ai Cavalieri del Lavoro nominati il 2 giugno 2020 e 2021.”Il progresso è possibile e duraturo solo se coinvolge l’intera società – ha aggiunto il presidente – occorre avere il coraggio di adeguare le condizioni non facili di una società in cui sono aumentate le disuguaglianze”.
Poi l’affondo, non nuovo, alle teorie antiscientifiche: “La ripartenza è una strada nuova e dobbiamo percorrerla con determinazione e speranza come nel Dopoguerra, con il concorso di forze e persone, possiamo aver fiducia in noi stessi perché abbiamo affrontato una prova durissima – e qui la citazione – non possono prevalere i pochi con le loro teorie antiscientifiche, con una violenza a volte insensata. Gli italiani hanno dimostrato responsabilità. La ricerca e i vaccini ci hanno ridato spazi di libertà e la possibilità di riprendere in mano le nostre vite”, le parole di Mattarella.
Rivolgendosi ai 25 giovani Alfieri insigniti, il Capo dello Stato ha detto: “La marginalità di parte del mondo giovanile è sempre stata ragione di indebolimento delle società e delle economie: in una stagione di innovazione così accelerata, come è quella attuale, sarebbe una menomazione ancor più insopportabile. Non dobbiamo permetterlo”.
Tra i Cavalieri del Lavoro nominato nel 2021 c’è il pugliese Giampiero Fedele, imprenditore nel settore automobilistico a Lecce, e il lucano Umberto Pesce, del settore metalmeccanico. Due i lucani anche tra gli Alfieri, Michele Giammarrusti di Matera, Alfiere 2021, e Viviana Labanca di Potenza, per l’anno 2020. Sei invece i giovani pugliesi premiati: tre per il 2021, ovvero la rutiglianese Nataly De Bellis, Gujit Kaur (Bat), Giulia Russo (Foggia), e altrettanti per il 2020, e sono Maria Grazia Losurdo (Bat), Giuseppe Steduto (foggia) ed Edoardo Toma (Lecce).
Come ha spiegato Draghi a Bari, anche Mattarella ha voluto soffermarsi sull’istruzione e la formazione. “Forti investimenti in formazione sono indispensabili per favorire l’occupazione di qualità – ha detto – in questo campo, possono fornire un contributo decisivo anche le stesse imprese. Del resto, assistiamo oggi al paradosso di un’occupazione ancora sotto il livello pre-crisi mentre molte aziende segnalano difficoltà nel reperire lavoratori con alcune qualifiche. L’intelligenza e la dedizione al lavoro – qualità esemplarmente rappresentate dalle Stelle al Merito del Lavoro – sono elemento centrale nel successo delle imprese. Una società ad alta intensità di conoscenza è più resiliente e più capace di affrontare i mutamenti. Lavori stabili e di qualità sono anche in grado di contribuire a una maggiore sicurezza – il monito di Mattarella – la ripresa non passa da indifferenza o addirittura da indulgenze rispetto alle misure che proteggono i lavoratori da incidenti sui posti di lavoro”.
Stefania Losito
(@credits: immagine dal sito ufficiale della Presidenza della Repubblica)