
Maxi-operazione antimafia dei carabinieri di Matera, in Basilicata. Su ordine della Direzione Distrettuale Antimafia di Potenza, sono state eseguite 41 misure cautelari, di cui 32 arresti. Ci sono anche due minori coinvolti e trasferiti in comunità. E proprio da un minore sarebbe partita la segnalazione che ha fatto scattare le indagini.
I soggetti sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di stupefacenti, aggravata dal metodo mafioso, dalla disponibilità di armi, dal numero dei partecipanti e dal coinvolgimento di minori nelle attività criminali, concorso esterno in associamone mafiosa, detenzione e porto abusivi di armi e munizioni.
Le indagini avviate a marzo 2023 hanno delineato l’esistenza di un’associazione criminale dedita al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti, radicata nel Comune di Ferrandina in provincia di Matera ma con uno stabile rapporto con la criminalità campana, che esercitava il proprio potere criminale – oltre che attraverso lo spaccio di stupefacenti – anche mediante minacce, aggressioni, e pestaggi, nei confronti di coloro che erano considerati rivali nelle attività criminali.
E in tali dinamiche di espressione e affermazione del potere criminale, secondo gli inquirenti rientrerebbe anche un tentato omicidio che la notte di Pasqua 2024 aveva suscitato scalpore nella cittadina federiciana. Nei quasi due anni d’indagine, i Carabinieri hanno documentato numerosi episodi di spaccio, aggressioni e pestaggi, traendo in arresto 5 persone e sequestrando significativi quantitativi di droga, soprattutto hashish e cocaina.
Oltre ai 41 soggetti destinatari delle ordinanze di applicazione delle misure cautelari, l’indagine ha coinvolto altri 20 soggetti deferiti in stato di libertà, per un totale di 55 indagati, di cui 7 minorenni.
Le indagini hanno anche consentito di appurare l’utilizzo dal carcere di telefoni cellulari, attraverso i quali i detenuti ordinavano ai sodali all’esterno il da farsi.