Rimane alta la tensione in Medio Oriente dopo le voci di un imminente attacco dell’Iran nei confronti di Israele dopo il raid compiuto sei giorni fa da Tel Aviv, nel quale ha perso la vita il leader di Hamas, Ismail Haniyeh. Proprio il movimento islamista ha nominato come suo nuovo capo politico Yahya Sinwar, l’ideatore del massacro del 7 ottobre. Una decisione che, per Hamas, rappresenta “un forte messaggio di resistenza” inviato a Israele.
Intanto alcuni droni inviati dal movimento libanese Hezbollah hanno colpito la zona nord di Israele, mentre funzionari statunitensi hanno dichiarato di aver visto il governo e l’esercito iraniano spostare alcune postazioni di lanciamissili e compiere esercitazioni militari a partire dallo scorso fine settimana. Dal Libano il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, ha dichiarato che l’attesa, da parte di Israele, di un imminente attacco “fa parte della punizione, della risposta e della battaglia, che è anche psicologica”.
Vincenzo Murgolo