Hamas ha diffuso un nuovo video, nel quale sostiene che l’ostaggio Nadav Popplewell è “morto per le ferite riportate durante un raid israeliano” risalente a oltre un mese fa. “Le sue condizioni”, ha spiegato Abu Obeida, portavoce delle Brigate Qassam, “sono deteriorate e non è stato possibile curarlo negli ospedali a causa delle distruzioni degli ospedali a Gaza da parte del nemico”. Poche ore prima Hamas aveva diffuso un brevissimo video di Popplewell, che è anche cittadino britannico, accompagnato da un punto interrogativo. In Israele, di norma, le immagini dei video non vengono riprodotte e definite di propaganda.
Hamas, inoltre, ritiene che gli Stati Uniti siano responsabili dell’invasione di Rafah e della ripresa dei combattimenti. A darne notizia è l’emittente al-Jazeera. Il movimento ha affermato che i nuovi attacchi di terra israeliani in tutta la striscia di Gaza, tra cui Rafah nel sud, Jabalia e Zeitoun nel nord, dimostrano che si vuole continuare a “massacrare” i palestinesi. “Riteniamo l’amministrazione americana e il suo presidente Biden”, si legge in una nota, “pienamente responsabili dell’escalation di questi crimini contro i civili, inclusi bambini, donne e anziani, continuando a fornire copertura al fascismo sionista per perseguire i suoi crimini”. Hamas ha invitato le Nazioni Unite a smettere di adottare “posizioni timide” e a fare pressione su Israele affinché interrompa i suoi attacchi e fornisca aiuti ai civili.
Intanto, secondo funzionari israeliani, i negoziati per una tregua a Gaza e il rilascio degli ostaggi israeliani non sono ancora del tutto collassati. I funzionari, secondo il sito Ynet, hanno aggiunto che continuano gli sforzi per raggiungere un accordo a patto che da Hamas “arrivino risposte sulle quali si può lavorare”.
Questa sera a Tel Aviv torneranno in piazza le famiglie degli ostaggi israeliani in mano ad Hamas per chiedere un accordo per il loro rilascio. La manifestazione si svolgerà alla vigilia del Giorno nazionale dei caduti che si celebra in Israele a partire da domenica sera e che precede la Festa dell’Indipendenza nazionale. La dimostrazione, hanno spiegato le famiglie, intende onorare la memoria degli ostaggi uccisi da Hamas e i cui corpi sono trattenuti nella Striscia. Lo slogan scelto è ‘Riportate a casa i vivi e i morti”. Secondo i dati ufficiali annunciati in vista del Giorno dei caduti dallo scorso anno sono 1594 gli israeliani, tra civili e soldati, uccisi in guerra o dal terrorismo. Si tratta dell’anno più mortale da cinque decenni. Tra gli oratori che interverranno, secondo gli organizzatori, ci sarà il filosofo francese Bernard-Henri Levy.
Sul fronte militare, secondo l’esercito israeliano, quattro razzi sono stati lanciati dalla zona di Rafah nella Striscia di Gaza verso il valico di Kerem Shalom in Israele. Uno dei razzi, secondo fonti militari, è stato intercettato dalle forze aeree, mentre gli altri sono caduti in aree aperte, e che non ci sono feriti. Poco prima, nella zona, erano risuonate le sirene d’allarme.
Vincenzo Murgolo