Una conferenza stampa fiume quella di fine anno del presidente del consiglio dei Ministri Giorgia Meloni. Un modo per chiarire, a più riprese, che la Manovra è frutto di precise scelte politiche e che, nonostante le tribolazioni interne, si fida degli alleati. A proposito delle donne in politica, la premier spiega di aver avuto “sempre l’impressione che noi donne fossimo le prime vittime dei tabu’ che ci siamo autoimposte: alcune vittorie considerate tali, in realta’, non lo erano. In politica si pensava a un campo di battaglia alternativo, come se ci fosse un altro campionato. Ma non bisogna aspettarsi che gli altri ti regalino qualcosa. No e’ un partito femminile quello in cui un uomo ha deciso che tu fai
politica. Se vuoi essere un leader ci devi diventare lavorando dal basso, non dall’alto. Non ci si puo’ accontentare delle
quote”.
A proposito del progetto e della manovra “politica”, spiega: “Di destra è tutto quello che abbiamo fatto, cerco di fare cose compatibili con la mia visione, se non avessi condiviso qualcosa che il governo ha fatto lo avrei rifiutato. Il mio atteggiamento verso questa esperienza di governo non è di sopravvivere, vale la pena fare tutto quello che sto facendo se sei fiero di quello che hai fatto, se sei coerente con quello che sei”. “Io prendo in considerazione ipotesi non essere eletta tra 5 anni – dichiara secca – quello che non prenderei in considerazione è di non fare quello che ritengo giusto fare”.
“Sento il peso del mio predecessore, e mi fa piacere. Misurarmi con persone capaci ed autorevoli è stata la sfida di tutta la mia vita. A me non è mai piaciuto vincere facile. Mario Draghi è una persona di grande autorevolezza a livello internazionale e trovo affascinante il paragone. Questo deve spingere me e tutto il governo a fare bene”.
COVID – La premier ha assicurato che l’impostazione del governo, visto il dilagare dei casi provenienti dalla Cina, non cambia: “Sì ai controlli e alla prevenzione con tamponi e mascherine, no alla privazione della libertà”. E’ “l’Europa che deve muoversi”. Sui vaccini anticovid precisa: “I vaccini? Invitiamo anziani e fragili a farli. Gli altri sentano il medico”. E i parametri della sanità “non possono essere quelli della pandemia”.
PNRR – Meloni esprime soddisfazione per il raggiungimento degli obiettivi del Pnrr per il 2022, ma aggiunge che “ora comincia il difficile: bisogna mettere a terra i progetti, spendere i soldi, aprire i cantieri”.
PRESIDENZIALISMO – Il presidente del Consiglio conferma l’impegno: “Intendo mantenerlo”.
GIUSTIZIA – Quello della giustizia “sicuramente è uno degli elementi che ci stanno a cuore. La riforma della giustizia per noi e’ una priorita’, serve un governo coraggioso e deciso, qualita’ che non ci difettano. E’ materia delicata, ma credo che questo governo, mettendo insieme le anime della maggioranza, abbia complessivamente una visione molto
equilibrata”. Poi ha precisato: “Abbiamo scelto un ottimo ministro della giustizia che, coaudiuvato da partiti della maggioranza, e’ molto deciso ad andare avanti”.
GUERRA IN UCRAINA – Resta confermata l’intenzione di recarsi a Kiev prima del 24 febbraio, primo anniversario dell’invasione russa che torna a condannare duramente nella risposta a una domanda della Tass. “L’Europa che può dare soluzioni migliori, è un’Europa di stampo confederale. Sulle grandi materie è più facile trovare soluzioni comuni, e il tema difesa è una di queste. Non credo che il tema dell’Alleanza atlantica e dell’esercito europeo siano in contraddizione, sono complementari. Fermo restando la necessità e l’utilità del Patto atlantico”, ha detto la presidente del Consiglio. “Il tema di una difesa europea meno embrionale di quella vista di recente, si può tranquillamente sposare con l’Alleanza atlantica, più stupido sarebbe sovrapporre le due cose”.
MSI – Il Msi ha avuto un ruolo reale nella storia della Repubblica: ha traghettato verso la democrazia milioni di italiani sconfitti dalla guerra. Ha partecipato ad eleggere presidenti della Repubblica: “si puo’ condividere o no, ma è stato un partito della destra democratica, dell’Italia democratica e repubblicana. Ha avuto un ruolo nella battaglia contro il terrorismo: Almirante chiedeva doppia pena di morte per i terroristi di destra”. La premier Meloni ha risposto così sulle polemiche per la celebrazione dell’anniversario del Movimento Sociale Italiano.
QATARGATE – Duro il giudizio sul Qatargate: ‘Mi indigna quando si parla di Italian job, semmai e’ un Socialist job. Non riguarda una Nazione, ma un partito. L’Italia non e’ il grande corruttore d’Europa, anche altri Paesi sono coinvolti’.
DECRETO ANTI-RAVE – “Le risulta che la maggioranza, per ridare centralità del parlamento, abbia deciso di non convertire un suo decreto? Da tempo arriva gente da tutta Europa a organizzare raduni illegali con violenze, droghe, perché si divertono. Ci chiediamo perché da noi e non in Francia o in Spagna? Perché noi lo consentiamo”. Lo afferma la premier Giorgia Meloni rispondendo a una domande dei giornalisti. “Per me non è secondario: è il segnale che mi interessa dare. E’ finita l’Italia che si accanisce con chi rispetta le regole e fa finta di non vedere chi le viola. Norme giusta ed era necessario dare un segnale. Poi c’e’ il covid e l’ergastolo ostativo”.
“Ma al vostro buon cuore…Ma c’è una fine a tutto ciò? O andiamo avanti sino a quando rimane ancora qualcuno?”. E’ l’ennesima battuta con cui la premier Giorgia Meloni torna a ironizzare sulla lunghezza della conferenza stampa di fine anno andata avanti per tre ore.
Stefania Losito