Sono approdati nel porto di Crotone sani e salvi i 487 migranti che si trovavano a bordo di un peschereccio di 20 metri alla deriva al largo delle acque calabresi. Il peschereccio, intercettato nel pomeriggio di ieri dalla Guardia costiera, è giunto sotto scorta fino a due miglia da Capocolonna, a sud della città calabrese, utilizzando la propulsione autonoma nonostante le condizioni del mare, forza 4 sotto costa, fossero difficili per una barca in pessime condizioni e sovraffollata. L’imbarcazione è stata affiancata dal rimorchiatore crotonese Alessandro Secondo che l’ha presa a pacchetto’ legandola sul proprio lato di dritta con delle cime. In questo modo il peschereccio e’ potuto arrivare in sicurezza nel porto. A bordo c’erano 370 pakistani, 85 egiziani e gli altri provenienti da Siria e Afghanistan. I migranti sbarcati sono tutti uomini, una quarantina dei quali minori quasi tutti afgani. Dalle nazionalità dei migranti che si trovavano a bordo della imbarcazione gli inquirenti ipotizzano che il viaggio sia iniziato dal porto di Tobruk in Libano, punto di incontro tra Pakistan ed Egitto, e non dalla Turchia come avviene di solito. La traversata è durata 5 giorni. Sono in corso le indagini per individuare gli scafisti ed accertare il porto di provenienza della imbarcazione.
“Nei loro volti – hanno detto Carmelo Bossi e Matteo Castellini dell’equipaggio del rimorchiatore – abbiamo visto la paura ed il terrore perché hanno dovuto affrontare questa traversata terribile su quello scafo messo malissimo per scappare dalla loro terra”. I migranti sono stati quindi condotti presso il centro di accoglienza di Sant’Anna.
Alarm Phone ha segnalato su Twitter di aver contattato un barcone alla deriva con 47 migranti a bordo nel Mediterraneo centrale proveniente dalla Libia, segnalando la necessità di soccorsi immediati per via delle condizioni meteo “estremamente pericolose”.
Intanto le condizioni meteomarine rallentano le operazioni di soccorso della motovedetta della Capitaneria di porto, la Cp325, che da ieri mattina sta operando al largo di Pozzallo, in un evento Sar che vede coinvolti altri mezzi navali della Guardia costiera per soccorrere 150 migranti. Ieri l’unità si è spinta a 120 miglia dalla cittadina del Ragusano dove e’ gia’ stato attivato il dispositivo di accoglienza. Altri 200 sono stati destinati a Catania.
A Cutro, si continua la ricerca dei dispersi: è di una bambina di 5 o 6 anni il corpo recuperato stamane a Steccato di Cutro. Si tratta della 74ma vittima del naufragio del barcone carico di migranti schiantatosi contro una secca lo scorso 26 febbraio. Il corpo della piccola che era stato avvistato tra le onde e’ stato recuperato dalla Guardia costiera.
L’ultima giovanissima vittima accertata del naufragio e’ la 30ma minore e la ventunesima compresa nella fascia d’eta’ tra 0 e 12.
MATTARELLA FIRMA IL DECRETO FLUSSI – Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha emanato il decreto recante “Disposizioni urgenti in materia di flussi di ingresso legale dei lavoratori stranieri e di prevenzione e contrasto all’immigrazione irregolare”, approvato in Consiglio dei ministri a Cutro, ed ha autorizzato la presentazione alle Camere del relativo disegno di legge di conversione. il decreto è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale ed è entrato in vigore da oggi.
Nel decreto non esiste più la protezione speciale per i vincoli familiari del richiedente asilo. E’ quanto prevede l’articolo 7 del decreto migranti pubblicato in Gazzetta: la norma cancella la possibilità di espellere una persona “qualora esistano fondati motivi di ritenere che l’allontanamento dal territorio nazionale comporti una violazione del diritto al rispetto della vita privata e familiare”. Per valutare questo, la norma prevedeva che si tenesse conto “della natura e della effettività dei vincoli familiari dell’interessato, del suo effettivo inserimento sociale in Italia, della durata del suo soggiorno nel territorio nazionale nonché dell’esistenza di legami familiari, culturali o sociali con il suo Paese”. La
misura faceva anche parte della proposta della Lega all’esame della Camera.
Il decreto legge approvato ieri nel Consiglio dei ministri di Cutro, composto da 12 articoli, contiene anche le altre misure del decreto flussi che diventa triennale all’inasprimento delle pene per gli scafisti, dalla stretta sulla gestione dei centri per migranti al potenziamento della rete dei Centri per il rimpatrio.
Stefania Losito