Il docente barese ai microfoni di Radionorba: “L’importante è vaccinarsi”
La vaccinazione eterologa, che prevede una seconda dose di siero Pfizer o Moderna per gli under 60 che hanno ricevuto la prima di AstraZeneca, è una strada percorribile. Ne è sicuro il professor Graziano Pesole, docente di biologia molecolare dell’università di Bari.
“Sia il vaccino AstraZeneca che quelli Pfizer e Moderna”, ha spiegato ai microfoni di Radio Norba, “veicolano all’interno della cellula una proteina virale, la Spike. Quindi il risultato che si ottiene è esattamente lo stesso”.
Il professor Pesole ha citato anche l’esempio di altri Paesi. “Gli studi”, ha sottolineato, “non sono stati fatti nella sperimentazione iniziale, ma nella vaccinazione che altre nazioni come Germania o Svezia stanno portando avanti. In questo modo non solo non ci sono stati problemi, ma addirittura si è vista un’efficienza superiore”. “Un caso ogni 100 mila di eventi trombotici”, ha aggiunto, “è un dato che dobbiamo accettare come rischio, ma se riusciamo a minimizzarlo è molto meglio. E dato che eventi del genere non sono stati osservati con i vaccini Pfizer o Moderna, credo che il rischio sia molto minore”. “L’importante”, ha concluso il professor Pesole, “è vaccinarci perché solo così si contrastano le varianti”.
Vincenzo Murgolo