Atto incendiario la scorsa notte ai danni dell’auto di Generoso Rignanese, assessore al bilancio del comune di Monte Sant’Angelo, nel Foggia. L’autovettura era parcheggiata in via Valle Sant’Angelo ed è andata completamente distrutta dalle fiamme. I vigili del fuoco hanno spento il rogo e i carabinieri hanno avviato le indagini. Non è la prima volta che l’assessore Rignanese riceve intimidazioni. Era già capitato una prima volta nel 2019 quando venne ritrovata una busta contenente un teschio umano e pesanti minacce di morte rivolte a lui e al sindaco Pierpaolo D’Arienzo nella sede comunale di Macchia, frazione di Monte Sant’Angelo.
“Noi che crediamo nello Stato noi che ogni giorno cerchiamo, con tanta umiltà, di onorare il ruolo istituzionale che rivestiamo diciamo basta a questo scempio. Noi che crediamo nello Stato chiediamo che lo Stato ci sia vicino. Davvero”. E’ quanto scrive in un post su Facebook Michele Bisceglia, il sindaco di Mattinata, comune a due passi da Monte Sant’Angelo. “No. Non va bene – aggiunge Bisceglia – Non va bene per niente. Quali garanzie abbiamo noi amministratori locali? In trincea dalla mattina alla sera senza alcuna tutela. Anzi”.
L’attentato all’assessore Rignanese segue una scia di escalation criminale nel foggiano che dall’inizio dell’anno ha
gia’ fatto registrare 9 intimidazioni (8 bombe e l’incendio di un mezzo aziendale) in 8 giorni, tra Foggia, San Severo e Vieste. Tre giorni fa, il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, ha presieduto il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica nel capoluogo dauno, per rassicurare che lo Stato è presente. Nel corso dei lavori Lamorgese ha annunciato l’arrivo di 50 nuove unità alla questura di Foggia e il potenziamento della videosorveglianza.
“Non sono riuscito a pensare a nulla stamattina. E’ una cosa che non mi aspettavo. Non ho subito alcuna minaccia in questo ultimo periodo. Noi andremo avanti come abbiamo sempre fatto. Non è la prima volta che accade”. Così Rignanese ha commentato l’accaduto. “Non ho subito alcuna minacce in questo ultimo periodo”, ha aggiunto Rignanese. Sul fronte delle indagini pare che la zona dove è avvenuto l’incendio sia sprovvista di telecamere per la
videosorveglianza. Secondo Rignanese, “più che il rammarico o l’amarezza per la mia auto, c’è l’amarezza per l’immagine che trasmettiamo al di fuori del territorio. Stiamo facendo tanto per cercare di riabilitare Monte Sant’Angelo (comune sciolto per mafia nel 2015), lanciando un messaggio positivo per questo territorio e poi bastano quattro delinquenti per vanificare tutti gli sforzi che facciamo”.
Stefania Losito