Saranno celebrati domani a Tabriz i funerali del presidente iraniano, Ebrahim Raisi, morto in un incidente in elicottero insieme ad altre otto persone. Il leader spirituale iraniano, l’ayatollah Ali Khamenei, ha annunciato cinque giorni di lutto nazionale ed espresso “profondo dolore e rammarico” per la notizia del presidente. Definendolo “competente” e “onorevole”, Khamenei ha affermato su X che Raisi “ha lavorato in modo instancabile”. “Questa amara tragedia”, si legge, “ha avuto luogo mentre era al servizio del popolo. Per tutto il periodo in cui questo grande uomo altruista ha ricoperto varie responsabilità, sia da presidente che prima, si è dedicato totalmente al servizio del popolo e dell’Islam senza sosta”. Khamenei ha poi menzionato “insulti e ingratitudine da parte di malvagi” che, tuttavia, non hanno ostacolato il lavoro di Raisi. Il leader spirituale iraniano ha lodato anche le altre persone che hanno perso la vita con il presidente, tra cui il ministro degli Esteri di Teheran, Hossein Amirabdollahian, definito “diligente e dinamico”.
Intanto, secondo l’agenzia ‘Ria Novosti’, il presidente russo, Vladimir Putin, ha avuto un colloquio telefonico con il presidente iraniano ‘ad interim’ Mohammad Mokhber. Dall’Italia il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha espresso il proprio cordoglio. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha invece presieduto a Palazzo Chigi una riunione di governo sulla situazione in Iran. L’incontro, a quanto si è appreso, è durato circa venti minuti.
Il movimento yemenita degli Houthi, sostenuto dall’Iran, ha definito la morte di Raisi “una perdita per il mondo islamico”. Su X il portavoce, Mohammed Abdelsalam, ha aggiunto che i palestinesi avevano “un grande bisogno della presenza di un simile presidente che continuava a difendere i loro diritti”.
Vincenzo Murgolo