Un serbatoio di stoccaggio di petrolio greggio ha preso fuoco in una raffineria di petrolio nella regione di Krasnodar, nella Russia meridionale, presumibilmente a causa di un attacco con droni: lo ha detto il governatore Veniamin Kondratyev sul suo canale Telegram, accusando l’Ucraina di avere nuovamente bombardato Shebekino, nella regione di Belgorod. “Un incendio è scoppiato sul territorio della raffineria di petrolio Afipsky. Un impianto di raffinazione ha preso fuoco. Un attacco di droni è al momento ritenuto la causa più plausibile”, ha aggiunto, precisando che “l’incendio è stato contenuto in un’area di 100 metri quadrati e non ci sono state vittime”. Il rogo è stato in breve definitivamente spento.
Intanto, lo Stato maggiore delle Forze armate di Kiev fa sapere che le forze ucraine hanno abbattuto 32 droni kamikaze russi nelle ultime 24 ore: “Nelle ultime 24 ore i nostri difensori hanno distrutto 32 droni d’attacco Shahed. Le unità delle forze missilistiche e dell’artiglieria hanno colpito tre posti di comando, un’area in cui si trovavano i soldati del nemico, quattro sistemi di artiglieria in posizione di tiro, un sistema missilistico antiaereo, tre depositi di carburante e una centrale per la guerra elettronica”, si legge nel rapporto. Nel complesso, nelle ultime 24 ore i russi hanno lanciato 64
raid aerei sull’Ucraina, un attacco missilistico ed hanno sparato 88 razzi con sistemi a lancio multiplo.
L’Ucraina e i suoi alleati preparano un vertice globale senza la Russia per luglio, con l’obiettivo di rafforzare il sostegno alla “formula di pace” avanzata da Kiev. Il direttore dell’Aiea Rafael Mariano Grossi ha presentato al Consiglio di Sicurezza Onu un piano per prevenire incidenti nucleari alla centrale di Zaporizhzhia. Italia e Usa preparano nuovi pacchetti di aiuti all’Ucraina.
Stefania Losito