Il comando russo ha annunciato che in questa “seconda fase” dell’invasione l’obiettivo delle sue forze è quello di “prendere il pieno controllo del Donbass e dell’Ucraina meridionale” per ottenere “l’apertura di un corridoio terrestre verso la Crimea”. Ma si teme anche per Odessa e fa paura la Transnistria. Una fonte dell’Unione europea prevede che “le prossime due settimane saranno decisive ed è urgente che l’Ucraina abbia aiuti. Mosca ribadisce di aver preso Mariupol, ma dal battaglione Azov insistono che non ci sarà alcuna “resa”, malgrado i russi avvertano che ci sarà una “tregua umanitaria” solo quando gli ucraini alzeranno le bandiere bianche”. E il presidente russo, Vladimir Putin, è tornato ad attaccare l’Europa. Parlando con il presidente del Consiglio dell’Unione europea, Charles Michel, ha denunciato “le dichiarazioni irresponsabili” dei suoi dirigenti sulla “necessità di una soluzione militare del conflitto in Ucraina”. Putin li accusa di “incoraggiare una sfacciata russofobia”. Intanto il premier italiano, Mario Draghi, sta valutando l’ipotesi fare un viaggio a Kiev per incontrare il presidente ucraino, Zelensky.
Anna Piscopo