Laura Pausini racconta felice l’ultimo impegno discografico in una intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica.
Laura ha interpretato “Io sì (seen)”, colonna sonora del film The life ahead(la vita davanti a se'” per la regia di Edoardo Ponti e che segna il ritorno al cinema di Sophia Loren. La canzone sarà esaminata dalla Academy Awards per l’eventuale nomination agli oscar.
Laura racconta come è nata questa nuova avventura e dice: “In agosto ho ricevuto la telefonata dell’autrice della canzone, Diane Warren mi ha spiegato la trama del film. Insieme alla presenza di Sophia, è la ragione per cui ho partecipato al progetto. L’accoglienza è il tema del momento e la storia di Madame Rosa, il personaggio interpretato dalla Loren, è bellissimo. Diane Warren mi ha mandato la canzone in inglese, ma sia Diane che Edoardo ci tenevano che fosse in italiano. Così abbiamo cominciato a lavorare sul testo insieme a Niccolò Agliardi. Seen vuol dire “visto”, metricamente l’inglese è più corto, è stato impegnativo. Ma la cosa bella è che Io sì girerà il mondo in italiano, per me è un grande orgoglio: il brano parla di una persona guardiana dell’altra”.
Come ha accolto la possibile nomination agli Oscar? “Non mi è venuta in mente la canzone, ho pensato a Sophia. Ero molto emozionata quando i produttori mi hanno detto che la canzone è stata proposta per le nomination. Negli anni ho anche imparato a non illudermi, ma coltivo la speranza. Per ora siamo stati proposti, e per me è come aver già vinto!”.
Laura Pausini racconta cosa rappresenta per lei Sophia Loren: “La vediamo come una diva, è un’icona. Quando la conosci senti il carisma ma non si atteggia a star. Ti parla come se l’avessi conosciuta da una vita, è curiosa degli altri. Il mio film preferito è Matrimonio all’italiana. L’avevo scoperta in tv nell’88 in una miniserie di Canale 5, Mamma Lucia, i miei genitori mi avevano spiegato chi fosse. L’ho incontrata la prima volta forse 16, 18 anni fa a Los Angeles, a una cena da Giorgio Armani dopo una sfilata a Beverly Hills. Emozione pazzesca. È stata dolcissima, ed è rimasta sempre vicina a me. Mi hanno detto che è contenta che sia io a interpretare la canzone. Mi rende felice. Mi ritrovo in lei in tante cose, vive il lavoro con passione, responsabilità e disciplina. Per me è lo stesso. È la prima ad arrivare sul set e io, che non ho avuto come maestro Ponti ma il mio babbo, so che la disciplina è tutto. Quando cantavo al ristorante a Bologna dovevo prima fare i compiti mentre i camerieri preparavano i tavoli. Valgono sempre due cose: rispetto per il lavoro e per il pubblico”.
Angela Tangorra