L’Italia resta a mani vuote durante la cerimonia numero 59 dei premi Grammy Awards, l’oscar della musica. Ne’ Laura Pausini ne’ Andrea Bocelli né il maestro Morricone hanno vinto.
Allo Staples Center di Los Angeles, Laura Pausini, che era candidata con Similares nella categoria Best Latin Album, è stata sconfitta da Jesse & Joy con Un Besito Mas. Il tenore Andrea Bocelli, nominato con Cinema nella categoria Traditional Pop Vocal Album, cede il passo a Willie Nelson. Nulla di fatto per il maestro Ennio Morricone, nonostante le due candidature ricevute per la Migliore Colonna Sonora con The Hateful Eight di Quentin Tarantino e per la Migliore Composizione Classica con L’Ultima Diligenza di Red Rock, sempre dal film The Hateful Eight. Torna a mani vuote anche l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, che era candidata per Verismo nella categoria Best Classical Solo Vocal Album.
La notte dei grammofoni ha visto il trionfo di Adele che ha vinto i 5 grammy più importanti: Best Record of the Year, Best Song of the Year e Best Pop Solo Performance per Hello, Best Album of the Year e Best Pop Vocal Album per 25 (Greg Kurstin, il suo produttore, è stato inoltre premiato come Producer of the Year, Non-Classical). Al momento di ritirare il premio la cantante britannica ha voluto rendere onore alla sua grande rivale, Beyoncè, incinta di due gemelli: ”Il tuo album, Lemonade, e’ semplicemente monumentale”.
Sconfitta, ma solo dalla giuria, Beyonce’. Queen Bee per questa edizione si è aggiudicata due grammofonini d’oro (Best Music Video per Formation e Best Urban Contemporary Album per Lemonade) ma la sua performance entrerà’ negli annali: esecuzione perfetta, abito regale dorato, presentazione fatta dalla madre e soprattutto per il pancione mostrato per la prima volta in pubblico. Al suo fianco il marito Jay-Z, che l’ha applaudita e sostenuta per tutto il corso della serata seduto in prima fila accanto a lei e mettendo così a tacere una volta per tutte le malelingue su una loro presunta crisi coniugale.
E’ stata anche la serata di David Bowie: il Duca Bianco, morto il 10 gennaio 2016, che ha trionfato in ben cinque categorie, grazie a Blackstar, il suo 25/mo e ultimo album in studio, pubblicato solo due giorni prima di morire. E poi e’ stata la serata dei tributi. Adele si è interrotta per la forte emozione mentre ricordava George Michael: “Scusate”, ha detto, “non posso fare come l’anno scorso. Scusate se sto sudando. Non posso andare avanti, per rispetto nei confronti di George Michael. Ricominciamo”. Così ha ripreso il canto di “Fast Love”, canzone di George Michael del 1996.
Da George Michael appunto a Prince, con Bruno Mars e i Time che si sono esibiti con le hit firmate dal Folletto di Minneapolis, Jungle Love, The Bird e Let’s Go Crazy. Demi Lovato ha guidato la performance per celebrare il quarantennale di Saturday Night Fever dei Bee Gees mentre John Legend si e’ esibito al piano per ricordare le tante star del mondo della musica scomparse nel 2016. Nota a parte per Lady Gaga. Dopo l’Halftime Show di sette giorni fa al 51esimo SuperBowl, Lady Germanotta ha regalato un’altra performance da brividi, duettando sul palco dello Staples Center insieme ai Metallica.
Angela Tangorra