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Al festival di Glastonbury (Inghilterra) sarà realizzato un album live i cui proventi saranno devoluti all’organizzazione Oxfam, che assiste i rifugiati. Tra gli artisti coinvolti vi sono Coldplay, Muse, Foals, Sigur Ros, The Last Shadow Puppets, Chvrches, Wolf Alice, Laura Mvula, Jamie Lawson, John Grant, Jack Garratt, Two Door Cinema Club, The 1975, Editors, Years & Years e Fatboy Slim.
E’ la risposta della musica al fenomeno delle migrazioni che sta sconvolgendo il Medio Oriente, l’Africa e l’Europa. L’album sarà dedicato a Jo Cox, la parlamentare uccisa proprio per il suo impegno a sostegno dei rifugiati. La Cox era attivista di Oxfam.
“In questo momento – dicono i Coldplay, Global Ambassador di Oxfam – ci sono piu’ rifugiati nel mondo di quanti ce ne siano mai stati nella storia recente, loro potrebbero essere noi e noi potremmo essere loro. La buona notizia però è che tutti possiamo fare qualcosa”. “L’idea di realizzare questo speciale live album da Glastonbury – aggiunge Emily Eavis, organizzatrice del Glastonbury Festival – è nata dalla consapevolezza dell’aggravarsi della crisi dei rifugiati in tutto il mondo: l’emergenza a cui stiamo assistendo è ormai talmente enorme che semplicemente abbiamo sentito il bisogno fare qualcosa, vogliamo che le persone sappiano che stiamo facendo tutto il possibile, far sapere loro, che gli artisti che suoneranno qui sono al loro fianco, assieme a tutte le persone che amano la loro musica. Adesso è tempo che i leader mondiali facciano lo stesso.” L’iniziativa è sostenuta anche da Oxfam Italia: “Siamo molto grati al Glastonbury Festival – dice il responsabile italiano dell’organizzazione, Roberto Barbieri – per aver portato il mondo della musica a stringersi attorno agli oltre 65 milioni
di persone, costrette a fuggire da guerra e povertà. Invitiamo tutti a firmare la petizione Stand as one, acquistando l’album e chiedendo ai leader del mondo che si incontreranno a New York al vertice di settembre di fare la loro parte”.
Maurizio Angelillo