A Napoli si è ripetuto il miracolo di San Gennaro. Il sangue si è liquefatto, annuncia l’arcivescovo di Napoli,
monsignor Domenico Battaglia, ai fedeli riuniti nel Duomo. Le parole dell’arcivescovo sono state accolte con un lungo applauso. Il ripetersi del miracolo è letto dai fedeli come segno di buon auspicio per Napoli e la Campania. Il miracolo avviene tre volte l’anno: il 19 settembre, giorno di San Gennaro, il sabato che precede la prima domenica di maggio, e il 16 dicembre. Ma monsignor Battaglia ammonisce i cittadini: ”Poco importa, fratelli e sorelle mie, che il sangue si sciolga o meno: non riduciamo mai questa celebrazione a un oracolo da consultare – chiarisce l’arcivescovo – credetemi, ciò che importa davvero al Signore, ciò che ci chiede con forza il nostro vescovo e martire Gennaro è l’impegno quotidiano a scommettere sull’amore, a sciogliere i grumi dell’egoismo, a rompere le solide dighe che trattengono il bene lasciando che la linfa dell’amore, come il sangue, scorra nelle vene del corpo di questa città, fino all’ultimo capillare, donando a tutti speranza, fiducia, possibilità di riscatto e novità di vita”.
Monsignor Domenico Battaglia, nell’omelia per le celebrazioni di San Gennaro, ha anche aggiunto: ”Oggi il vescovo Gennaro, il segno del suo sangue versato per amore di Cristo e dei fratelli, ci dice che il bene, la bellezza, la bontà sono e saranno sempre vittoriose. Questo è il senso di questo sangue che, unito al sangue versato da Cristo
e a quello di tutti martiri di ogni luogo e di ogni tempo, è testimonianza viva che l’amore vince sempre”.
Stefania Losito