La Procura di Agrigento ha aperto un fascicolo d’inchiesta a carico di ignoti sul naufragio di un barcone avvenuto al largo di Lampedusa e costato la vita a una bambina di due anni. 43 i migranti soccorsi, originari di Costa d’Avorio, Guinea e Camerun. Tra loro anche nove donne e tre minori. I reati ipotizzati sono favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e morte quale conseguenza di altro reato. I magistrati acquisiranno le testimonianze dei superstiti per ricostruire cosa sia effettivamente accaduto e stabilire la causa dell’affondamento.
I superstiti del naufragio hanno riferito di essere partiti ieri sera da Sfax, in Tunisia, e di aver pagato 2500 dinari a testa per effettuare la traversata. La bambina che ha perso la vita viaggiava con la madre e dopo il naufragio è stata trasportata al Poliambulatorio di Lampedusa, dove è giunta con sindrome da annegamento. Alcuni migranti presentavano ustioni da carburante e altri sindrome da annegamento. “È una strage senza fine”, ha commentato Filippo Mannino, sindaco di Lampedusa, subito dopo aver ricevuto all’aeroporto il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini. “Da quando sono diventato sindaco”, ha aggiunto, “non faccio altro che accogliere morti. E sono stati tantissimi, una decina almeno, i bambini”.
Vincenzo Murgolo