Continuano le ricerche dei sopravvissuti al naufragio di un peschereccio con a bordo centinaia di migranti avvenuto al largo di Pylos, nel sud del Peloponneso, in Grecia. Il bilancio provvisorio è di 79 morti, 104 persone tratte in salvo e centinaia di dispersi. Le organizzazioni non governative hanno accusato il governo greco di “non aver avviato l’operazione di salvataggio”. L’imbarcazione, a quanto si è appreso, era partita da Tobruk, in Libia, per raggiungere l’Italia per poi capovolgersi nelle acque del mar Egeo. Il primo ministro greco ad interim, Ioannis Sarmas, ha annunciato tre giorni di lutto in tutto il Paese a partire dalle 21 di ieri e fino a mezzanotte di domani.
I giornali greci hanno riportato la testimonianza di un medico, secondo cui nelle stive del peschereccio erano presenti oltre 100 bambini, ma la notizia al momento non è confermata, così come non è ancora chiaro il numero preciso dei migranti a bordo dell’imbarcazione, che oscilla tra i 600 e i 750. Secondo ‘Alarm Phone’, il ritardo nelle operazioni di soccorso da parte del governo di Atene avrebbe fatto “perdere ore cruciali” fino al naufragio. Secondo le prime informazioni, i migranti erano originari della Siria, del Pakistan e dell’Egitto. Nessuna di loro, secondo le testimonianze, indossava il giubbotto di protezione.
Cordoglio è stato espresso dai vertici dell’Unione europea. La presidente della Commissione, Ursula Von der Leyen, si è detta “profondamente addolorata” e “molto preoccupata per il numero di persone scomparse”, sottolineando la necessità di “continuare a lavorare insieme con gli Stati membri e i Paesi terzi per prevenire queste tragedie”. Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha invece parlato di “un promemoria straziante” e della necessità di “porre fine al business senza scrupoli dei trafficanti”, annunciando poi che i leader europei “affronteranno la questione al vertice di giugno”. Per Ylva Johansson, commissaria europea agli Affari interni, il naufragio è “segno del fatto che la politica migratoria europea non funziona bene al momento”.
Vincenzo Murgolo