Un bambino che non aveva compiuto nemmeno tre anni è la 69ma vittima accertata del naufragio di domenica scorsa di una barca di migranti sulle coste calabresi, sulla spiaggia di Steccato di Cutro. Il corpo del piccolo, il quindicesimo minore trovato morto, è stato individuato in mare, a pochi metri dalla riva, da alcuni volontari e poi recuperato dalla Guardia costiera e dai vigili del fuoco. Intanto, resta alta la polemica sui mancati soccorsi al barcone. La prefettura stima tra 27 e 47 i dispersi. Il governo difende la Guardia costiera. Il ministro dell’Interno Piantedosi oggi a Malta al Med5, vede i suoi omologhi di Cipro, Grecia, Malta e Spagna, primo faccia a faccia tra i Paesi del Mediterraneo dopo la tragedia di Cutro.
La Procura di Crotone, intanto, vuole ascoltare i superstiti per ricostruire l’attivita’ degli scafisti e lo schianto del caicco sulla secca. Lo riporta il Quotidiano del Sud.
Nelle prossime ore, il pm Pasquale Festa, titolare del fascicolo avanzerà la richiesta di incidente probatorio al gip del
Tribunale di Crotone, Michele Ciociola. L’obiettivo dell’Ufficio guidato dal procuratore Giuseppe Capoccia e’ quello di
cristallizzare le prove dei racconti dei sopravvissuti.
Stefania Losito