Negli Usa si sono fatti da soli, in Europa più “ricchi di famiglia”
Aumentano i Paperoni nel mondo: mai come quest’anno il numero di miliardari è stato così alto, così come la loro ricchezza complessiva non è mai stata maggiore. A scattare la fotografia della loro fortuna è Ubs, banca svizzera che ha stimato più di 2.900 miliardi per un ricchezza complessiva pari a 15.800 miliardi di dollari. Il loro patrimonio dorato è legato in parte alla volata dei mercati azionari e alle elevate valutazioni delle società tecnologiche.
Secondo i dati, nell’ultimo anno si sono aggiunti 196 nuovi miliardari, il numero più alto dal 2021: la maggior parte (89) risiede negli Stati Uniti, casa per 924 paperoni, un terzo del totale mondiale. Il balzo del numero di nuovi miliardari negli States è dovuto ai successi imprenditoriali di molte startup e dagli investimenti in aziende come Nvidia e Oracle, che negli ultimi anni hanno sperimentato performance stellari.
Nell’Europa occidentale invece i nuovi miliardari sono invece “figli di papà” che hanno invece ereditato il loro patrimonio. Quest’anno – mette in evidenza la banca svizzera – più ricchezza che mai è stata trasmessa per via ereditaria: 91 persone sono diventate miliardarie ereditando un totale di 297,8 miliardi di dollari, il 36% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La maggiore parte di questa trasferimento di ricchezza è avvenuto proprio nell’Euroa occidentale, che ha rappresentato quasi i due terzi del totale rispetto agli 86,5 miliardi degli Stati Uniti.
“Guardando avanti, nei prossimi decenni vedremo un numero crescente di miliardari e multi-milionari. Calcoliamo che i
miliardari trasferiranno probabilmente 6.900 miliardi di dollari di ricchezza a livello globale entro il 2040″, si legge nel
rapporto, dove si spiega che i paperoni si stanno rivelando “molto mobili”.
Il 36% dei clienti miliardari di Ubs si è trasferito almeno una volta e un altro quasi 10% sta valutando farlo. Le ragioni per spostarsi sono varie: la ricerca di una migliore qualità della vita (36%), i timori geopolitici (36%) e la possibilità di organizzare gli aspetti fiscali in modo più efficiente (35%).
Pur ritenendo i loro figli in linea con le loro opinioni e la direzione dell’azienda di famiglia, molti miliardari percepiscono alcuni grandi cambiamenti nelle priorità delle nuove generazioni, che hanno un maggiore apprezzamento per il progresso e l’innovazione tecnologica ma anche per stile di vita e investimenti a impatto sociale.
I miliardari si trovano oggi a fare i conti con una maggiore aspettativa di vita che complica la gestione della ricchezza di famiglia: 4 paperoni su dieci si aspettano di vivere ben più a lungo di 10 anni fa. E, di conseguenza, più della metà di coloro che si aspettano di vivere più a lungo prevede di rivedere e aggiornare regolarmente i propri testamenti ed effettuare investimenti di più lungo termine.
Stefania Losito
