Si chiama Pasquale Rutigliano, il 32enne presunto assassino del barista di Barletta, Giuseppe Tupputi, ucciso ieri sera nel suo locale alla periferia della città, con tre colpi di pistola. Rutigliano era sottoposto alla sorveglianza speciale ma alle 22 non era ancora rincasato, così come disposto da quella misura di prevenzione. Secondo quanto ricostruito, il presunto assassino si era anche allontanato da Barletta, andando a Trani, immaginando che lo stessero cercando, per poi tornare stamattina alle 4, quando, accompagnato da suo avvocato, si è presentato in commissariato, per le violazioni. A quell’ora la polizia era già da un pezzo sulle sue tracce.
Tupputi potrebbe aver dato una risposta non gradita a un uomo col quale avrebbe litigato nel locale, e per questo il cliente avrebbe estratto una pistola e sparato. Si tratterebbe di un barlettano di 32 anni con precedenti. La polizia ha analizzato i filmati delle telecamere di sorveglianza esterne al bar che potrebbero aver immortalato il suo assassino mentre fuggiva a piedi. Le condizioni di Tupputi sono apparse da subito gravi. E i tentativi degli operatori del 118 di rianimarlo sono stati vani.
Tra la vittima e il presunto omicida, in precedenza, ci sarebbero state discussioni anche se di poco conto e al momento non collegabili a quanto accaduto.
La vittima, che abitava a poche decine di metri dal bar, era molto conosciuta e ben voluta da tutti. All’esterno del locale si è radunata molta gente sconcertata per l’accaduto: “E’ un locale frequentato solo da brave persone, non ce lo saremmo mai aspettato”, dicono. E davanti al bar sequestrato sono stati anche lasciati fiori, messaggi e candele. Tupputi lascia la moglie e due figlie, una delle quali molto piccola. Sua moglie, arrivata al bar dopo aver saputo dell’omicidio, sarebbe stata colta da un malore.
Il procuratore di Trani, Renato Nitti, non ha voluto aggiungere altri dettagli, se non che l’omicidio non e’ avvenuto per una rapina. “Posso soltanto dire – ha aggiunto Nitti – che dobbiamo ringraziare la polizia che ha consentito, nel volgere di poche ore, grazie al coordinamento del collega pubblico ministero intervenuto, di individuare quello che ragionevolmente sembra essere l’autore del fatto e di sottoporlo a fermo”.
E’ il terzo omicidio in sei mesi a Barletta, dopo l’accoltellamento a morte di Claudio Lasala a ottobre, avvenuto per strada in pieno centro, per futili motivi, e la scomparsa poi diventata uccisione di Michele Cilli. I cittadini sono preoccupati.
Stefania Losito (aggiornamento Anna Piscopo)