
Nella notte tra martedì e mercoledì i carabinieri hanno fermato un uomo di 45 anni, Cosimo Loiola, sospettato di aver ucciso nel Leccese il 66enne Sebastiano Danieli, suo vicino di podere nelle campagne di Galatone. I due, a quanto pare, in passato avrebbero avuto alcuni dissidi sui confini dei terreni e, stando a quanto raccontato dai familiari di Danieli, la vittima recentemente avrebbe ricevuto delle minacce.
I carabinieri hanno ritrovato l’arma che sarebbe stata utilizzata per l’omicidio, un’ascia custodita all’interno dell’abitazione del fermato. I militari sono risaliti a lui anche grazie alla visione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona.
Il ritrovamento del corpo di Danieli è avvenuto nella giornata di martedì. Era a terra, in campagna, con una profonda ferita sulla testa. A scoprirlo un automobilista che passava di lì e ha chiamato i soccorsi. Almeno tre i colpi sferrati con l’ascia di ferro.
E’ stato intanto fissato per le prossime ore l’interrogatorio di convalida del fermo davanti al gip, Tea Verderosa, nel
carcere di Borgo San Nicola, dove il 45enne è detenuto dalla scorsa notte. L’uomo non ha confessato il delitto nel corso dell’interrogatorio. E’ rimasto in silenzio, disorientato e, secondo quanto riferito dal suo legale, non percependo la realtà dei fatti che gli vengono contestati. Il conferimento per l’esame autoptico è stato fissato dal gip per il 14 febbraio.
Gianvito Magistà (aggiornamenti di Stefania Losito)