Papa Francesco non pensa alle dimissioni, ma è una circostanza che potrebbe verificarsi solo per stanchezza o per guai fisici. “Una stanchezza che non ti fa vedere chiaramente le cose, la mancanza di chiarezza, di sapere valutare le situazioni” lo spingerebbe a dare le dimissioni e “anche il problema fisico, può darsi”. Le dichiarazioni si trovano nell’intervista alla Rsi, la radiotelevisione svizzera di lingua italiana, in cui Bergoglio traccia il bilancio dei 10 anni di pontificato ed anticipata oggi da Corriere, Stampa e Repubblica.
Parla della sua salute: “Sono vecchio. Ho meno resistenza fisica, quella del ginocchio è stata un’umiliazione fisica, anche se adesso sta guarendo bene”. E della precedente vita in Argentina: di quel tempo gli manca “camminare, andare per la strada”. Ma Roma è “una città unica”.
Poi affronta il tema della guerra, “cominciata a pezzetti e adesso nessuno può dire che non è mondiale”. E su Putin afferma: “Gli parlerei chiaramente come parlo in pubblico. Il secondo giorno della guerra sono stato all’ambasciata di Russia presso la Santa Sede a dire che ero disposto ad andare a Mosca a patto che Putin mi lasciasse una finestrina per negoziare. Mi scrisse Lavrov dicendo grazie ma non è il momento. Sa che sono a disposizione. Ma lì ci sono interessi imperiali, non solo dell’impero russo”.
Sull’Europa commenta: «In questo momento ha tanti politici, capi di governo o ministri giovani. Dico loro sempre: parlate fra voi. Quello è di sinistra, tu sei di destra, ma siete giovani, parlate. È l’ora del dialogo fra i giovani».
Michela Lopez