Tuta, scarpe bianche (colore simbolico degli imputati in Egitto), la mano alzata con il segno della vittoria, e un abbraccio con la madre e la sorella. Sono le prime immagini di Patrick Zaki, lo studente egiziano iscritto all’Università di Bologna, scarcerato questa mattina. E’ uscito dal commissariato di Mansura parlando in italiano: “Tutto bene”, ha assicurato. Zaki resta sotto processo fino all’udienza del primo febbraio prossimo, dove si deciderà sulle accuse di diffusione di false informazioni attraverso articoli giornalistici. Era detenuto da 668 giorni, ma è apparso in buone
condizioni. “Grazie all’Italia – ha detto una volta a casa – voglio tornarci presto”. Un pensiero anche alla sua squadra del
cuore: “viva il Bologna calcio”, ha detto. E la società di calcio ha risposto, immediatamente: “Patrick, ti aspettiamo presto al Dall’Ara”. Anche il rettore dell’università felsinea, Giovanni Molari, lo aspetta: “Il suo posto è qui in Università”, ha detto. E infatti, non appena arrivato a casa, la prima cosa che Zaki ha fatto è stata indossare una maglietta dell’ateneo bolognese, che gli aveva fatto recapitare la rete degli attivisti che per 22 mesi si è battuta per la sua liberazione. Loro stessi hanno diffuso una foto in cui Patrick indossa, orgoglioso, la t-shirt made in Italy. Patrick ha raccontato di aver potuto leggere molto nel carcere cairota di Tora e, ai giornalisti, ha rivelato di amare molto, fra i non-egiziani, “Dostoevsky, Saramago e la letteratura napoletana”, in particolare Elena Ferrante. Patrick ha spiegato di non aver mai visitato Napoli mentre, fra le città italiane che ha avuto modo di visitare ha ricordato Milano, Venezia e Roma. E ha promesso di tornare presto in Italia: “Sto aspettando, vedrò nei prossimi giorni cosa succede: voglio essere in Italia il prima possibile, appena potrò andrò direttamente a Bologna, la mia città, la mia gente, la mia università”. Li ha ringraziati, tutti, i colleghi, gli italiani.
Da Expo 2020 Dubai, il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, commenta: “Su Patrick Zaki c’è solo soddisfazione. Adesso, mi augurerei che davvero la cittadinanza italiana possa arrivare il prima possibile. Intanto, vederlo fuori dal carcere credo che sia ciò che la sua famiglia, lui stesso, tutti noi e tutti quelli che gli vogliono bene che sono tantissimi, ci attendevamo. Non è ancora finita, però, intanto è una prima straordinaria notizia dopo troppo tempo di sofferenza e di dolore”, ha detto.
Stefania Losito
(@credits: foto dalla pagina Facebook “Patrick libero”)