Sarebbero stati almeno 127 i missili, e 109 droni russi, caduti come una pioggia di fuoco su 15 regioni dell’Ucraina, compresa Kiev, ieri notte. E un nuovo raid anche nelle scorse ore. Il primo attacco ha provocato 4 morti, mentre la popolazione cercava riparo anche nelle stazioni della metro e le autorità attuavano interruzioni di elettricità a scopo preventivo. Di “attacchi barbarici ha parlato un portavoce dell’Ue che ha dichiarato subito che la reazione dell’Europa è di rafforzare la determinazione dell’Ue a continuare il sostegno all’Ucraina e intensificarlo”. Ma il presidente ucraino Zelensky ha chiarito: “Un sostegno che non basta” se non viene data a Kiev carta bianca per usare anche sul territorio russo tutte le armi fornite dai Paesi della Nato. Lo stesso presidente americano Joe Biden è intervenuto annunciando che “la Russia non avrà mai successo in Ucraina”.
La Russia non si è però spaventata né fermata: ha attaccato questa mattina, per il secondo giorno consecutivo, diverse regioni ucraine, causando altri 4 morti nella citta’ di Krivi Rig e uno a Zaporizhzhia.
“Risponderemo sicuramente alla Russia a questo e a tutti gli altri attacchi contro l’umanità, non possono essere commessi impunemente”: così il presidente Zelensky su Telegram dopo il nuovo raid russo. “L’operazione di salvataggio continua nei luoghi in cui i detriti sono caduti nelle regioni dell’Ucraina sotto attacco russo questa notte. Sfortunatamente, nonostante l’efficace lavoro della nostra difesa aerea, 4 persone sono state uccise e 16 ferite”. Zelensky ha spiegato che i russi hanno utilizzato più di 90 obiettivi aerei tra droni e missili da crociera, balistici e aerobalistici.
Stefania Losito