Oltre 380 tonnellate di sementi di frumento per oltre 300mila euro sono state sequestrate dalla Guardia di Finanza in un’operazione per il contrasto alla pirateria agroalimentare tra la Puglia e la Sicilia. Si tratta di sementi per la produzione di grano da farina certificato riprodotti senza pagare il brevetto o miscelati con varietà non certificate. Tre imprenditori, titolari di aziende attive nel commercio di cereali, sono stati denunciati per fabbricazione e commercio di beni usurpando titoli di proprieta’ industriale dopo le verifiche dei comandi provinciali di Bari e Trapani.
Secondo l’accusa gli indagati avrebbero venduto 6220 sacchi e confezioni di grano duro delle varietà tracciate senza aver assolto il pagamento a vantaggio dei costitutori delle specie vegetali ed, inoltre, prodotto miscelazioni illecite con
quantitativi di grano non certificato.
I controlli hanno riguardato anche aziende che si trovano in Campania e nel Lazio. Le indagini sono state avviate per prevenire, viene precisato in una nota della Guardia di Finanza, “fenomeni fraudolenti nel settore della produzione delle varieta’ vegetali certificate” e per verificare “il rispetto degli obblighi in materia di commercializzazione di beni (sementi) iscritti all’ufficio comunitario per le varieta’ vegetali o all’ufficio italiano ‘Brevetti e Marchi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy”.
“E’ fondamentale per l’Italia e per l’Europa difendere le produzioni di cibo di qualita’ e – ha commentato la Coldiretti – raggiungere la completa autosufficienza in un momento in cui, con la guerra in Ucraine, le tensioni internazionali e i danni provocati da siccita’ ed eventi estremi, la sovranita’ alimentare rappresenta uno dei capisaldi della strategia di resilienza e rilancio a livello nazionale e comunitario”.
Stefania Losito