Sono 1297 i progetti del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) che in Puglia non saranno finanziati per un totale di 458 milioni di euro, pari al 5% del taglio a livello nazionale. A lanciare l’allarme è uno studio dell’Associazione nazionale dei costruttori edili (Ance). L’ammontare dei progetti parzialmente definanziati è invece di 399,5 milioni di euro, pari al 7% del totale nazionale. Nello specifico, si legge, in Puglia il 28% dei cantieri risulta aperto o concluso, in linea con il dato del Mezzogiorno, superiore invece di un solo punto percentuale, ma inferiore sia rispetto al nord Italia (40%) che rispetto al centro (36%).
“Esprimiamo preoccupazione”, ha affermato il presidente di Ance Puglia, Gerardo Biancofiore, “per i tanti progetti che non vedranno la luce e per queste previsioni normative cambiate in corso d’opera che contribuiscono all’instabilità del nostro settore, finora tra i più attivi nel dare concretezza al Pnrr”. “Il grande rammarico”, ha aggiunto, “è che si tratta di fondi da tempo stanziati, per investimenti immediatamente cantierabili e da concludersi entro il 2026”.
Da Roma, però, è arrivata la replica del ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto. “Tutti gli interventi richiamati, spostati dal Pnrr d’intesa con la Commissione europea per ragioni oggettive”, ha spiegato, “hanno, come è noto, trovato copertura finanziaria nell’ambito del decreto Pnrr, convertito in legge a fine aprile”. “In questo quadro”, ha aggiunto Fitto, “è quanto mai auspicabile, da parte di Ance, una maggiore attenzione sull’attuazione del Piano, che procede secondo il cronoprogramma prestabilito, con l’ultimazione della progettazione esecutiva delle opere e la conseguente apertura dei cantieri” Secondo il ministro, “ad oggi la riuscita del Piano dipende soprattutto dalla capacità delle imprese di realizzare gli interventi nei tempi previsti, nel pieno rispetto dei criteri e delle condizionalità del Pnrr. Mi auguro che il chiarimento di ieri sulla Sicilia e di oggi sulla Puglia serva ad evitare ulteriori comunicazioni non corrispondenti alla realtà”.
Vincenzo Murgolo