Il regista e sceneggiatore premio Oscar Paul Haggis resta agli arresti domiciliari ad Ostuni. Lo ha deciso il giudice per le indagini preliminari di Brindisi, che non ha convalidato il fermo per mancanza del pericolo di fuga, ma ha applicato nei suoi confronti la misura cautelare per violenza sessuale ai danni di una 30enne inglese.
Secondo il giudice Haggis può inquinare le prove e reiterare il reato. Ecco perché ha mantenuto la misura cautelare in attesa dell’ascolto in contraddittorio della presunta vittima, unica fonte di prova. Quanto al pericolo di reiterazione del reato, ha fatto sapere il legale del regista canadese, Michele Laforgia, il gip lo ha ritenuto sussistente “in ragione della pendenza di un contenzioso civile avente analogo oggetto negli Stati Uniti”.
Nell’interrogatorio di garanzia, mercoledì mattina, rispondendo alle domande del gip, Haggis si era dichiarato totalmente innocente. I rapporti con la giovane inglese erano consensuali e, in più, ha spiegato l’avvocato, dal referto medico non sarebbero emersi segni di violenza sul corpo della ragazza.
“La difesa, nel formulare espressa riserva di impugnazione del provvedimento nei termini e nei modi previsti dalla legge – ha detto il legale di Haggis – ribadisce che l’indagato dichiara di essere completamente estraneo alle accuse, confidando che sarà rapidamente ristabilita la completa verità dei fatti e restituita la libertà all’indagato”.
Gianvito Magistà