Saranno soltanto sei su sedici le donne che verranno ascoltate nell’incidente probatorio perché ritenute presunte vittime di abusi sessuali da parte del ginecologo barese Giovanni Miniello. Nell’ordinanza, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bari ha accolto la richiesta dei pubblici ministeri, escludendo dieci presunte vittime per presentazione tardiva della denuncia querela. Ha fissato tre udienze: 18, 22 e 25 febbraio.
Il medico è agli arresti domiciliari dal 30 novembre scorso per presunta violenza sessuale su due pazienti, per averle molestate durante le visite, mentre per altre due presunte vittime già in quella sede lo stesso gip aveva ritenuto le accuse improcedibili per querela tardiva. Le donne, infatti, avevano denunciato diverso tempo dopo i presunti abusi subiti, in un caso dopo due anni. A seguito dell’arresto, poi, altre 12 donne hanno denunciato.
Anche in questo caso, per molte di loro le vicende riferite risalgono a diversi anni fa. Al medico i pm contestano, oltre ai presunti abusi durante le visite, diversi episodi di tentate violenze sessuali per aver proposto alle pazienti rapporti
sessuali come cura per il papilloma virus e per prevenire il tumore dell’utero.
La Procura, per cristallizzarne i racconti, ha chiesto nelle scorse settimane di sentirle tutte in un incidente probatorio ma, anche sulla base di una memoria depositata dal difensore di Miniello, l’avvocato Roberto Eustachio Sisto, il gip ha ritenuto di convocarne solo sei delle sedici elencate dalla procura, non ammettendo l’audizione delle altre dieci perché le loro querele sono troppo datate rispetto ai fatti, in un caso risalenti a più di un decennio prima.
Stefania Losito