La seconda votazione per eleggere il tredicesimo presidente della Repubblica ha fatto registrare una nuova fumata nera. Non è stato raggiunto il quorum dei 673 voti, pari ai due terzi della maggioranza. A prevalere, come già accaduto ieri, sono state le schede bianche, 527 con 38 schede nulle e 147 voti dispersi. Tra i nomi scritti sulle schede i più suffragati sono stati quelli di Paolo Maddalena, candidato degli ex parlamentari del Movimento 5 Stelle, e del Capo dello Stato uscente, Sergio Mattarella. Entrambi hanno ottenuto 39 voti. 12 preferenze per il presidente di Italia Viva, Ettore Rosato, 18 per il deputato di Noi con l’Italia, Renzo Tondo, otto per il ministro della Giustizia, Marta Cartabia. Non sono mancati i consueti “voti burla” con nomi come quelli di Claudio Baglioni, del commissario tecnico della Nazionale, Roberto Mancini, di Christian De Sica o di Giovanni Rana.
La giornata è stata però scandita dal botta e risposta tra centrodestra e centrosinistra sui nomi da proporre domani alle 11, quando inizierà la terza votazione. Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia hanno presentato una rosa di nomi composta da Letizia Moratti, Carlo Nordio e Marcello Pera. Nomi cui il centrosinistra ha deciso di non contrapporre candidati, invitando il centrodestra a un nuovo incontro. “Basta tatticismi, chiudiamoci in una stanza e buttiamo la chiave finché non troviamo soluzioni condivise”, ha commentato il segretario del Partito Democratico, Enrico Letta, al termine di un incontro con il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, e con il segretario di Articolo 1, Roberto Speranza. “Sono tutti nomi di qualità, valuteremo senza pregiudizi”, aveva detto Letta commentando i nomi proposti dal centrodestra. La necessità di un accordo per un nome condiviso è stato ribadito anche da Conte. “Non è il momento del muro contro muro, l’Italia non ha tempo da perdere”, ha commentato l’ex premier.
Da Italia Viva, invece, Matteo Renzi ha proposto di tornare alle due votazioni giornaliere per accelerare i tempi dell’elezione del nuovo Capo dello Stato.
Vincenzo Murgolo