Oggi, 11 febbraio, si celebra la Giornata mondiale delle donne e delle ragazze nella scienza, istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite. In questa giornata simbolica, due donne hanno vinto il premio Wolf per la Chimica 2022: sono le americane Carolyn Bertozzi, dell’università di Stanford e socia straniera dell’Accademia dei Lincei, e Bonnie Bassler, dell’università di Princeton, che condividono il premio con Benjamin Cravatt, dello Scripps Research in California. L’ultima donna a vincere lo stesso premio era stata Ada Yonath nel 2006-2007, 15 anni fa.
I tre ricercatori sono stati premiati per gli importanti contributi nella comprensione dei meccanismi di comunicazione cellulare. Bertozzi ha dato l’avvio al campo della cosiddetta chimica biorigonale, grazie alla quale è diventato possibile modificare chimicamente le molecole all’interno dei sistemi viventi senza interferire con i processi già in atto. Grazie ai suoi studi sono state possibili scoperte fondamentali per la comprensione di molti meccanismi di interazione esistenti tra le cellule e che hanno rapidamente trovato molte applicazioni, le più recenti per lo studio del Covid-19. Il lavoro della Bassler ha permesso invece di identificare una tipologia specifica di segnali chimici scambiati dai batteri nota come quorum sensing che permette loro di ‘nascondersi’ e che potrebbe essere utilizzata per migliorare le attuali terapie antimicrobiche.
Ieri, un’altra donna ha vinto il premio Wolf ma nel campo della fisica: la francese Anne L’Huillier, docente di fisica atomica all’Università di Lund in Svezia. Prima di lei solo un’altra donna aveva ricevuto l’onorificenza, la scienziata cinese Wu Jianxiong, nel 1978.
Michela Lopez