Quattro arresti in carcere per il racket degli affitti nell’ex hotel Astor Firenze, fra cui lo zio materno della piccola Kataleya Alvarez scomparsa dal 10 giugno, sono stati eseguiti dalla polizia di Stato in base a una ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip su richiesta della Dda. Le iniziative rientrano nel percorso di indagine per ritrovare la bimba di cui si ipotizza il sequestro. l’ultimo ad averla vista è proprio lo zio.
I reati contestati sono risultati commessi nel quadro di una illegittima attività di compravendita del diritto di occupare stanze in seno alla struttura alberghiera occupata a partire dal settembre 2022 da peruviani e rumeni, con esazione dalle persone che volevano entrare di somme dai 600 ai 700 euro. I delitti a base estorsiva e di rapina risultano, secondo gli inquirenti, commessi con il ricorso alla minaccia e protesi alla consegna di somme di denaro.
Lo scorso 17 giugno, una settimana dopo la scomparsa della bambina, l’ex hotel è stato sgomberato.
I quattro arrestati sono tutti peruviani. L’ordinanza che applica le misure ricostruisce anche un particolare episodio del 28 maggio scorso quando i quattro indagati, ora arrestati, hanno minacciato e pestato con una mazza da baseball una coppia di connazionali peruviani che occupava una stanza e poi compiuto violenze nei confronti di altri che erano nella stanza accanto: qui un uomo, temendo di essere ucciso, si lasciò cadere nel vuoto dalla finestra sulla strada, rimanendo gravemente ferito. Gli arresti sono stati eseguiti da una cinquantina di poliziotti. Inoltre i carabinieri hanno eseguito una decina di perquisizioni nei confronti di altri peruviani, fra cui parenti della bambina rapita, e di altre persone come terzi non indagati.
Stefania Losito