Paolo Villaggio questa volta se ne è andato davvero.
L’attore che ha insegnato agli italiani a ridere delle loro disavventure, è morto stanotte nel Policlinico di Roma, dove era ricoverato da qualche giorno. Nato a Genova, aveva 84 anni.
Paolo Villaggio era un comico vero. Era entrato nel cuore degli italiani interpretando il ragionier Ugo Fantozzi e le sue tragicomiche avventure, popolate dalla signorina Silvani e dal capo con i divani in pelle umana, seguito dall’inseparabile e famosa “nuvola del ragionier Fantozzi”, ma aveva anche lavorato con Fellini, Olmi e Monicelli. Fantozzi era l’italiano medio negli anni Settanta, l’impegato remissivo che quando perdeva la pazienza ne pagava sempre le conseguenze. Memorabili i verbi al congiuntivo sempre sbagliati: mi dii, stii.
Ha vinto il David Di Donatello, il Leone d’Oro alla carriera, il Nastro d’argento. Memorabile la sua avventura teatrale nei panni de “L’avaro” di Moliere e nell’autobiografico “Delirio di un povero vecchio.”
Paolo Villaggio era amico di Fabrizio De Andrè con cui compose “Il fannullone” e “Carlo Martello ritorna dalla battaglia di Poitiers”.
Scrive la figlia Elisabetta su Facebook: “Ciao papa’ ora sei di nuovo libero di volare”.
Angela Tangorra