Massiccio raid aereo di Israele a sud di Beirut, sede del quartier generale di Hezbollah. L’obiettivo era il leader Nasrallah, che sarebbe però scampato all’attacco. Sei palazzi sarebbero stati rasi al suolo. Il primo ministro libanese Najib Mikati ha spiegato che si registrano “un gran numero di morti”, attribuendo alla comunità internazionale la responsabilità di fermare “l’aggressione israeliana in corso”.
Il primo ministro Netanyahu ha deciso di anticipare il suo ritorno in Israele e partirà stasera dagli Stati Uniti dove oggi è intervenuto all’Assemblea generale dell’Onu.
All’Assemblea, Netanyahu aveva attaccato Teheran: “Israele è stato costretto a difendersi su sei fronti sostenuti
dall’Iran. Se ci attaccate, vi colpiremo”. Il premier israeliano ha assicurato che lo Stato ebraico continuerà gli attacchi in
Libano “finché non raggiungeremo i nostri obiettivi. Continueremo a indebolire Hezbollah”.
Poi il duro attacco alle Nazioni Unite, definendole una “palude antisemita” e una “società terrapiattista anti-israeliana”.
Stefania Losito