Una famiglia di Testimoni di Geova originaria di Potenza, è stata rapita in Mali, nella parte occidentale dell’Africa, nella tarda serata di giovedì da un gruppo di uomini armati. Si tratta di Rocco Langone, della moglie Donatella e il figlio Giovanni. Insieme a loro è stato sequestrato anche un cittadino del Togo.
La Farnesina conferma il rapimento. Ci sarebbe una fonte della sicurezza maliana che avrebbe rivelato che sono in corso “contatti diplomatici”, facendo intuire l’esistenza di trattative.
L’Unità di Crisi sta profondendo ogni sforzo – in coordinamento con le competenti articolazioni dello Stato – per una soluzione positiva del caso. A tal fine, il Ministero degli Esteri ribadisce, d’intesa con i famigliari, l’esigenza di mantenere il massimo riserbo.
“Era felicissimo, si era trasferito in Mali perché lì’ si viveva bene e anche il clima, con il caldo asciutto, era favorevole”, ha detto Anna Maria Langone, sorella di Rocco, raggiunta nella sua casa di Ruoti (Potenza).
“L’altro mio fratello lo aveva sentito per telefono la sera prima del sequestro ed era tranquillissimo, ma i rapitori era già dietro la sua porta”.
La famiglia Langone da anni è residente nel Milanese. Rocco Langone, di 64 anni, lasciò la Basilicata una quarantina
di anni fa per trasferirsi per lavoro in Lombardia. La moglie Maria Donata Caivano (ma conosciuta come Donatella) ha 62 anni, il figlio Giovanni Langone, 43. Rocco, operaio, si è trasferito in Mali dopo essere andato in pensione. La casa di famiglia di Rocco e Donata a Triuggio, paese di circa 9mila abitanti in Brianza, non è abitata da tempo e ha finestre sbarrate, erba alta e ragnatele.
“Il mio pensiero – ha scritto in un tweet il governatore della Basilicata, Vito Bardi – alle famiglie di Rocco, Donatella e Giovanni, i tre potentini rapiti in Mali. Seguirò personalmente tutti gli aggiornamenti con il ministero degli Esteri”. Intanto il presidente Bardi ha “sentito nuovamente” il Ministro Di Maio. Lo ha reso noto il portavoce di Bardi, sottolineando la necessità di “massimo riserbo” sulla vicenda.
“Abbiamo paura perché sappiamo che chi ha preso i nostri familiari è molto pericoloso”, commenta Vito Langone, il fratello di Rocco. “Chiedo allo Stato italiano che li faccia tornare a casa al piu’ presto” ha aggiunto spiegando che l’altro figlio di Rocco, Daniele, “dovrebbe essere partito stamattina per la Farnesina”.
“Siamo in attesa. Fino ad ora non ci hanno fatto sapere ancora niente” ha detto ancora Vito.
Anna Piscopo (aggiornamenti di Stefania Losito)