In arrivo intanto il mobility manager per le città oltre i 50mila abitanti
Primo semaforo verde per il Recovery Plan italiano. La Camera dei Deputati ha approvato il documento presentato dal premier Mario Draghi. La risoluzione è passata con 442 voti a favore, 19 contrari e 51 astenuti. I deputati di Fratelli d’Italia si sono astenuti e quelli di AC hanno votato contro. Ora la palla passa al Senato. Il voto è atteso in serata. Il piano metterà a disposizione dell’Italia 248 miliardi: 82 miliardi sono destinati alla crescita del Sud. Un miliardo per alloggi studenteschi e mezzo miliardo per borse di studio. Oltre 18 miliardi per il superbonus e “importanti semplificazioni” per l’ecobonus. Da maggio parte la mappatura per avere entro il 2026 la banda larga ovunque. Entro il 31 luglio il governo presenterà una legge delega per la riforma del sistema fiscale. Per Draghi: “E’ auspicabile una ampia condivisione politica”. Il presidente ha spiegato che i tempi sono stati stretti per consegnare quanto prima i progetti a Bruxelles e ottenere prima i finanziamenti.
Il Governo, intanto, sta per approvare il decreto che rende obbligatorio il mobility manager per le città oltre i 50.000 abitanti e per le imprese oltre i 100 addetti. Ad annunciarlo il ministro delle Infrastrutture Giovannini, che lo firmerà con il collega per la Transizione ecologica Cingolani. Toccherà poi agli enti locali attuarlo. Al mobility manager spetterà per esempio capire come spalmare lo smart working lungo la settimana.
Mauro Denigris