Il giudice: non c’è stata corruzione perché le ragazze non sono state ascoltate come testimoni
Silvio Berlusconi è stato assolto dall’accusa di corruzione in atti giudiziari nel processo milanese sul caso Ruby ter “perché il fatto non sussiste”. Il processo è durato sei anni.
Insieme a lui assolti anche tutti gli altri imputati tra cui Karima el Mahroug e le 20 giovani ex ospiti delle serate eleganti ad Arcore.
Secondo il giudice, in pratica, Berlusconi non avrebbe tentato di corrompere le ragazze, sentite nei due processi sul caso Ruby, perché non ricoprivano ufficialmente il ruolo di testimoni. Le giovani ex ospiti delle serate di Arcore, quindi, andavano indagate già all’epoca e sentite come testi assistite da avvocati. Non essendoci più le false testimonianze, in sostanza, cade anche la connessa accusa di corruzione in atti giudiziari contro il Cavaliere perché manca, secondo il giudice, “l’ipotizzato corruttore, nel caso di specie Berlusconi”.
“Non c’è amarezza, è il nostro sistema giudiziario” ha detto il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano dopo la sentenza. “Abbiamo lavorato con profonda convinzione e le prove dal nostro punto di vista ci hanno dato la convinzione, che rimane, che ci siano state le false testimonianze e la corruzione”.
Il procuratore ha anche fatto sapere che attende di leggere il testo completo delle motivazioni, che sarà depositato entro 90 giorni, per capire se sarà necessario ricorrere in appello.
Gianvito Magistà