“Sono qui perche’ ho abbattuto un muro, e tutte le volte che sono riuscita da abbattere un muro, sono successe cose belle nella mia vita”.
Elodie si commuove sul palco dell’Ariston raccontando la sua storia. “Vengo da un quartiere popolare di
Roma, una borgata crudele, onesta, straordinaria, dove le persone possono essere demoralizzate, arrabbiate, e io ero una di quelle, dove non arriva l’acqua calda, non si arriva a fine mese, non si riescono a pagare le bollette. Fin da bambina volevo fare questo mestiere, era il mio sogno, ma non mi sentivo all’altezza, non mi piaceva la mia voce, non ho finito il liceo, non ho preso la patente, non ho studiato canto. Ho sbagliato. Ma e’ difficile in certi contesti focalizzarsi su quello che vuoi essere da grande. A 20 anni avevo deciso che la musica era gia’ finita per me, poi ho conosciuto il pianista jazz Mauro Tre”. Il maestro jazz salentino l’ha accompagnata sul palco ieri sera: Elodie ha interpretato “Mai così” di Mina.
Al suo acocmpagnatore musicale ha detto: “mi hai fatto amare il jazz, mi hai insegnato che non bisogna sempre sentirsi all’altezza delle cose, l’importante e’ farle. Essere all’altezza e’ un punto di vista e non un problema”.
Angela Tangorra