In diretta su Radionorba, Federico, da Sanremo, presenta le promesse della musica italiana e internazionale
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I volti nuovi della musica italiana e internazionale al microfono di Radionorba a Sanremo. Il primo a presentarsi al microfono di Federico l’Olandese Volante sul nostro truck è stato Mahmood, proveniente da Area Sanremo, milanese, 23 anni, di padre egiziano e mamma sarda che aveva tentato la strada del successo con Xfactor con la coach Simona Ventura. Dopo l’esperienza del talent Mahmood si è dato da fare. Il testo che porta a Sanremo è nato dopo un brutto momento: “Lo avevo scritto in metropolitana dopo una lezione brutta in un pomeriggio in cui ero depresso mentre tornavo a casa. Poi dopo due settimane ho ripreso quello che avevo scritto sul cellulare e l’ho suonato alla tastiera in salotto e la canzone è nata così”, ci ha raccontato. “Dimentica” è un testo autobiografico, uno sfogo vero. Se dovessi dire che messaggio vuole lanciare vi direi che dimenticare è impossibile, ma che andare avanti si deve”. Come tutti i giovani in gara tra le nuove proposte si esibirà in apertura della serata di mercoledì o giovedì.
Il tocco internazionale l’ha dato Maître Gims, ospite internazionale della prima serata del festival. Cresciuto in Francia ma nato in Congo ha cominciato a fare rap con un gruppo che lo ha fatto conoscere in Francia, ma poi ha continuato da solista. Il suo primo singolo è andato molto bene sia in Francia sia in Italia, dove ha ricevuto una bellissima accoglienza. “Mon coeur avait raison” è il titolo dell’album che Maître Gims spiega così: “Bisogna sempre ascoltare il cuore perché solo il cuore ti suggerisce le cose belle da fare, le cose giuste e la musica giusta”. Maître Gims firma da solo i suoi testi, al limite coinvolge qualche amico, ci racconta. Si è convertito di recente all’Islam: “Semplicemente vengo dal Congo da una famiglia cristiana e piano piano mi sono avvicinato alla religione musulmana, e la mia è una conversione convinta, una decisione mia personale”. MaîtreGims dopo l’esperienza di Sanremo tornerà in Italia per una tappa milanese del suo tour.
Chiara Dello Iacovo è la prima presenza femminile nel nostro studio di Sanremo. Scoperta piemontese della musica italiana ha cominciato a scrivere canzoni “quando ho scoperto il canto a 14 anni”, ci dice. “Un po’ ingenuamente credevo che tutti i cantanti si scrivessero le canzoni, poi ho scoperto che non era così, ma almeno potevo contare sul lavoro autorale”.
“Introverso” è il titolo della canzone con cui sarà in gara ed è tratta dall’album “Appena sveglia” che farà conoscere in tutta Italia grazie anche a un instore tour. “L’ho intitolato appena sveglia perché racchiude il concetto dell’inizio, in questo caso dell’inizio della mia avventura in musica. In realtà non riuscivo a trovare un titolo giusto. Una mattina, dopo che non avevo chiuso occhi, davanti al caffellatte con la mia coinquilina e in pigiama mi è venuta l’idea!”.
Chiara racconta che il suo arrivo a Sanremo è la somma di una serie di coincidenze e tasselli che si sono combinati: “Sono qui per via di tante cose, la mia passione per la musica, il teatro e l’incontro con le persone giuste”.
Cecile sale sul nostro truck bagnata come un pulcino per via della pioggia che cade sulla città del festival. Mamma francese e papà americano, abita a Ostia e il suo accento estero, un misto tra francese americano e romano, è molto particolare. Cecile si presenta con un pezzo che ha già fatto discutere la sala stampa: “N.E.G.R.A.”. “Potrebbe essere un acronimo e credo che rappresenti al meglio quello che dissi al provino e cioè Nessuno è Giudice Razzista Assoluto”. Per la lunghezza del pezzo sono state eliminate due frasi, qualcuno racconta perché troppo spinte. Ecco la versione di Cecile: “Il pezzo durava 3,40 e abbiamo dovuto accorciarlo sia per la serata in cui hanno scelto noi giovani che per il Festival per cui c’è il vincolo dei tre minuti”.
Il testo è molto forte e denuncia una forma di razzismo latente che in Italia è sempre presente. Cecile ha un passato da giocatrice di basket con il suo metro e 83 di altezza ma ora che è arrivata al festival per il basket c’è ancora spazio? “Lo sport mi ha dato tanto, ma ora è tempo di dedicarmi a questo progetto da artista. Per essere cestista c’è sempre il campetto!”.
Angela Tangorra