Più di un adolescente pugliese su due legge libri al di fuori di quelli scolastici. Buon dato, ma sotto la media italiana di due punti percentuali. Dieci punti sotto la media nazionale per gli adolescenti lucani, solo il 43,9%. Ma in Basilicata i ragazzi tra i 13 e i 19 anni hanno visitato più mostre o musei, e siti archeologici. Solo il 32,3% è andato a teatro e il 36,7% a un concerto, rispetto al 33,2% e al 33,3% del dato nazionale. Sia i giovanissimi pugliesi che quelli lucani fanno una vita sedentaria, uno su quattro. Sono alcuni dei dati contenuti nella 16esima edizione dell’Atlante dell’Infanzia a rischio in Italia, dal titolo “Senza filtri”, diffuso da Save the Children a pochi giorni dalla Giornata mondiale dell’Infanzia e dell’Adolescenza.
Dal report emerge che gli adolescenti (13-19 anni) sono il 6,9% della popolazione pugliese e spesso sono figli unici (le
famiglie con adolescenti che hanno un solo figlio sono il 23,1%). La scuola è una parte fondamentale nella vita delle e degli adolescenti ma è anche il luogo in cui si manifestano i primi divari, territoriali e sociali. Il tasso di dispersione implicita alla fine delle superiori in Puglia è pari all’8,8%, dato in linea con quello nazionale. Nell’anno scolastico 2023 24 gli alunni di origine straniera che hanno frequentato le scuole di secondo grado secondario sono stati il 2,9% in Puglia dove i diplomati di origine non italiana negli indirizzi di liceo sono l’1,4%.
Gli adolescenti (13-19enni) in Basilicata sono il 6,4% della popolazione (rispetto alla media nazionale del 6,86%) e le famiglie con adolescenti che hanno un solo figlio sono il 26,9% contro il 27,5% nazionale.
Il tasso di dispersione implicita alla fine delle superiori in Basilicata è del 10,5% rispetto al dato nazionale dell’8,7%,
quello degli ‘early school leavers (18-24enni che hanno abbandonato la scuola o la formazione professionale) è del 9,1% rispetto al dato nazionale del 9,8%, “Ma le differenze non sono solo territoriali o socio economiche. Nell’anno scolastico 2023-24 gli alunni che frequentano le scuole italiane secondaria di secondo grado di origine straniera sono l’8,6% a livello nazionale, pari al 4,2% in Basilicata, e la presenza di studenti con cittadinanza non italiana si fa ancor più rarefatta se osserviamo i diplomati negli indirizzi di Liceo, dove lo è soltanto il 4,1%, l’1,8% in Basilicata”.
Stefania Losito
