Avrebbero riversato acque reflue industriali su terreni agricoli senza autorizzazioni e realizzato anche strutture abusive. E’ la scoperta dei finanzieri di Monopoli, nel Barese, durante i controlli in uno stabilimento industriale a Castellana Grotte. Il gip del Tribunale di Bari ha disposto il sequestro preventivo ed è stato denunciato il rappresentante legale della stessa azienda che opera nel settore della ossidazione e verniciatura di metalli.
Dalle verifiche l’opificio, che per le tipologie di prodotti chimici utilizzati (acido solforico e cromo) rientra nella casistica “di industrie insalubri a rischio di incidente rilevante”, è risultato privo dell’Autorizzazione integrata ambientale (Aia), della valutazione di impatto ambientale, e delle autorizzazioni alle emissioni in atmosfera. Le ispezioni all’interno dello stabilimento industriale sono state eseguite anche con personale del dipartimento di geologia dell’Università di Bari per l’analisi dell’intero ciclo produttivo. Secondo quanto accertato dagli inquirenti nel sottosuolo, monitorato da un georadar, nel tempo sono state eseguite diverse operazioni di movimento terra non giustificate.
Nello stabilimento, che si estende su un’area di oltre 7mila metri quadrati, gli investigatori, inoltre, hanno accertato anche violazioni urbanistiche su ampliamenti non autorizzati, tra locali tecnici e tettoie.
Stefania Losito