Le Regioni hanno incontrato i ministri della Pubblica Istruzione Bianchi e della Salute Speranza, alla quale partecipa il governatore del Friuli Venezia Giulia e Presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga. Al centro le misure di contrasto al Covid in vista della riapertura delle scuole. Il Ministro Bianchi, nel corso della riunione che si è svolta con gli assessori regionali alla Salute, intende evitare la didattica a distanza per la ripresa delle lezioni. “Per il Governo è fondamentale tutelare la didattica in presenza”, ha detto Bianchi nel corso del suo intervento. Le Regioni, visto l’avvio della campagna vaccinale 5-11 anche per le scuole elementari e la prima media, propongono di prevedere, nel caso di due studenti risultati positivi in una classe, solo l’autosorveglianza (5gg) per i ragazzi vaccinati e la quarantena di 10 giorni con Dad (quest’ultimo caso laddove previsto) e test al termine dell’isolamento per i non vaccinati. Nelle scuole dell’infanzia resterebbe la quarantena di dieci giorni per tutti con tampone con un solo caso positivo. La proposta avrebbe trovato diversi punti di condivisione da parte del Governo.
“E’ prioritario ridurre l’area dei non vaccinati e allargare ancora quella dei vaccinati per non sovraccaricare gli ospedali”, ha spiegato Speranza nel corso della riunione. Il ministro della Salute ha sottolineato la necessità di considerare “molto seriamente sia l’estensione dell’obbligo a tutti che l’estensione del green pass rafforzato al mondo del lavoro”.
“‘E’ stato un incontro positivo e costruttivo in cui abbiamo prospettato al Governo alcune ipotesi di intervento che, sulla falsariga di quanto è stato fatto con l’ultimo decreto, alleggeriscano anche il mondo della scuola sul fronte dei protocolli, delle quarantene e dei tamponi attualmente previsti – hanno spiegato il Presidente della Conferenza delle Regioni , Massimiliano Fedriga, e l’assessore dell’Emilia-Romagna, Raffaele Donini, coordinatore della Commissione Salute, dopo l’incontro con il governo – si tratta di proposte tecniche che vogliamo approfondire e condividere con l’esecutivo per proteggere gli ospedali gravati sempre più da ricoveri e permettere una ripresa dell’anno scolastico in presenza, considerando l’andamento della curva epidemica che appare trainato proprio da una progressione importante nella fascia che va da 6 a 13 anni”.
Nella riunione, fa sapere Fedriga, sono state riproposte “alcune ‘emergenze nell’emergenza’, ovvero la necessità di rafforzare con ulteriori azioni ed ampliamenti il reclutamento del personale nel servizio sanitario e l’esigenza di correlare le scelte di politica sanitaria nella fase emergenziale ad una corrispondente e puntuale copertura finanziaria”.
Stefania Losito